Metalmeccanici reggiani davanti ai cancelli della GKN di Campi Bisenzio

28 luglio 2021 | 16:46
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Metalmeccanici reggiani davanti ai cancelli della GKN di Campi Bisenzio

Due pullman con 100 delegati sindacali della Fiom di Reggio Emilia sono andati davanti ai cancelli della fabbrica dove da due settimane è in corso la lotta dei lavoratori per evitare la chiusura dello stabilimento. La Fiom: il governo intervenga subito

REGGIO EMILIA – Due pullman pieni di delegati sindacali della Fiom di Reggio Emilia – che ha riunito il proprio gruppo dirigente provinciale – si sono recati davanti ai cancelli della GKN di Campi Bisenzio, dove da due settimane è in corso la lotta dei lavoratori per evitare la chiusura dello stabilimento. Oltre 400 lavoratori licenziati con una email che stanno lottando per il proprio posto di lavoro, ma anche per una idea di società in cui le persone non siano in balìa del mercato.

“I lavoratori della GKN, così come operai della Whirpool di Napoli o della Timken di Brescia stanno lottando per tutti noi, perché fondi speculativi e multinazionali non debbano permettersi, né ora ne mai di trattare le persone come pezzi di ricambio” dichiara la Fiom di Reggio.

Alcune di queste vertenze sono sul tavolo del Ministero del Lavoro e del Ministero dello Sviluppo Economico, e spesso le chiusure sono frutto di scelte strategiche a livello globale, di natura finanziaria, per questo spesso si parla di stabilimenti che vengono chiusi anche se non sono in crisi. Quasi cento i delegati sindacali della FIOM che in prima mattina sono partiti per portare la solidarietà delle migliaia di operai e impiegati metalmeccanici reggiani che sono rappresentanti dalla CGIL a Reggio Emilia.

“Siamo stati accolti in maniera calorosa e abbiamo condiviso un pasto con gli operai in lotta”, dichiarano i militanti Fiom che si sono recati davanti ai cancelli della GKN.

La vertenza della GKN sta assumendo un valore simbolico nazionale: il sindaco di Campi Bisenzio, con un’ordinanza nei giorni scorsi, aveva vietato ai camion di avvicinarsi allo stabilimento per evitare che l’azienda venisse svuotata di macchine e mezzi di produzione, dimostrando che la politica se vuole può aiutare i lavoratori che difendono il lavoro. Poi è arrivata la solidarietà di tutte le altre amministrazioni locali, di esponenti della cultura, dei lavoratori e delle lavoratrici di tutta Firenze, con lo sciopero generale della settimana scorsa e la grande manifestazione del 24 luglio.

“Siamo solidali con i lavoratori della GKN, e chiediamo al Governo di intervenire per evitare la definitiva chiusura dello stabilimento”, dichiara la Fiom di Reggio Emilia

Per il segretario provinciale della Fiom Simone Vecchi “in queste vertenze si potrà capire se in Italia abbiamo un Ministro del Lavoro che difende il lavoro o se è un Ministro degli ammortizzatori sociali che rende solo meno dolorosi i licenziamenti, perché in situazioni come queste” continua Vecchi “il Governo e la Politica devono mandare un messaggio all’intero Paese, che non sono impotenti di fronte a queste scelte, che sanno trovare soluzioni e che le persone vengono prima del profitto”.

Nei giorni scorsi i metalmeccanici reggiani avevano scioperato due ore per chiedere al Governo di mettere in campo una politica per il rilancio dell’industria, con l’obiettivo di ridurre la disoccupazione, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, dove ormai intere aree sono desertificate dal punto di vista industriale, e i giovani non hanno più alternative all’emigrazione.