Fotografia Europea, bilancio oltre le previsioni

11 luglio 2021 | 12:57
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Fotografia Europea, bilancio oltre le previsioni
Fotografia Europea, bilancio oltre le previsioni
Fotografia Europea, bilancio oltre le previsioni
Fotografia Europea, bilancio oltre le previsioni
Fotografia Europea, bilancio oltre le previsioni
Fotografia Europea, bilancio oltre le previsioni

L’edizione 2021 ha chiuso i battenti con 15mila visitatori e 6.627 biglietti venduti, nonostante le difficoltà legate alle misure di sicurezza

REGGIO EMILIA – Dopo un’edizione forzatamente annullata, Fotografia Europea, la principale kermesse italiana dedicata alla fotografia contemporanea, è riuscita nell’intento che si era preposta: stimolare la ripartenza della vita sociale nella città, riaccendere i riflettori sulla cultura visuale e sul ruolo delle immagini, riaprire finestre di dialogo per ripensare il mondo in cui viviamo, divenire, insomma, sinonimo di ripresa e risveglio culturale, dando a tutti la possibilità di ricominciare a sognare.

Hanno chiuso i battenti lo scorso 4 luglio le 23 mostre predisposte dalla Fondazione Palazzo Magnani e dal Comune di Reggio Emilia in 7 sedi espositive e 7 luoghi pubblici aperti, dopo aver ospitato, incuriosito e meravigliato oltre 15.000 visitatori. I risultati sono stati superiori alle incerte attese e, considerando che tutta la fase preparatoria si è svolta durante il lockdown della cultura, non era per nulla scontato.

Il buon riscontro di pubblico e gli apprezzamenti pervenuti da giornalisti, visitatori ed addetti ai lavori, hanno ripagato il lavoro dell’organizzazione che si è confrontata con modalità di allestimento e fruizione in gran parte inedite, potenziando l’offerta digitale e confrontandosi con strade, piazze parchi per garantire l’accesso a diverse mostre anche in caso di chiusura delle sedi canoniche.

Sono stati 6.627 i biglietti venduti sia presso le biglietterie che on-line, con oltre 15.000 presenze rilevate nelle sedi di Palazzo Magnani, Palazzo da Mosto e Chiostri di San Pietro, a cui si aggiungono i 5.412 visitatori della mostra allestita all’interno del rinnovato Palazzo dei Musei, i 3.327 dello Spazio Gerra, i 3.788 della Giovane Fotografia Italiana ai Chiostri di San Domenico e gli 880 della mostra sui tesori della Biblioteca Panizzi.

Durante i tre giorni di eventi dedicati alla fotografia, slittati quest’anno al 18-19 e 20 giugno per ragioni legate al Covid, sono state circa 1.500 le persone che, nonostante il caldo e le restrizioni, hanno partecipato ai talk, letture portfolio, convegni, conferenze, workshop, visite guidate, book fair e presentazioni di libri, mentre oltre 6.000 sono state le visualizzazioni degli stessi eventi trasmessi sulle piattaforme social.

Anche la proposta didattica e formativa è stata curata con particolare attenzione, ampliando i progetti e le visite guidate per i più piccoli e per le loro famiglie, con attività nuove e stimolanti, come le Opere al Telefono, ideata durante il primo lockdown e mantenuta anche dopo l’apertura grazie al successo riscontrato. Quindi workshop, – la quinta edizione di Diciottoventicinque e la nuovissima edizione di PhotographER, il nuovo progetto formativo per giovani fotografi, in cui esordienti hanno potuto entrare in contatto con artisti ed esperti del settore per apprendere nuove tecniche e conoscere da vicino il viaggio artistico e professionale che stanno per intraprendere. E ancora il romantico progetto “Aspirasogni” in cui sono stati raccolti i sogni di tanti visitatori di Fotografia Europea per costruire un grande archivio dei sognatori.

“La grande qualità artistica di Fotografia Europea è stata confermata dal numero importante di visitatori registrato in questo 2021: un risultato nient’affatto scontato visti i mesi difficili che ci siamo lasciati alle spalle, che riconferma la voglia della città di ripartire dalla cultura – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Nonostante le difficoltà legate alle misure di sicurezza, grazie alle tante sedi all’aperto che si sono aggiunte a quelle storiche, la fotografia è riuscita a inserirsi ancora più nel tessuto cittadino, conquistando spazi nuovi e trasformandoli in luoghi sempre più emblematici, tenendo assieme arte e socialità”.

“Dopo un anno così complesso – dichiara Annalisa Rabitti, assessore alla Cultura – iniziato con tante incognite e riunioni a distanza con una Direzione Artistica in gran parte nuova, aver raggiunto questi numeri è stato un mezzo miracolo. La città è ripartita, nei weekend hanno lavorato tutti, anche i taxisti. La cultura non è solo svago ma è anche un motore in grado di cambiare la città. La qualità delle mostre allestite, i talk internazionali, l’avvio della produzione di Joan Fontcuberta con la raccolta di oltre 12.000 foto inviate dai cittadini, le mostre open-air, consegnano un bilancio di questa edizione decisamente positivo.”

“Il segno forte di questa edizione – conclude Davide Zanichelli, direttore della Fondazione Palazzo Magnani – al di là della indubbia cifra artistica espressa dalla scelte dei tre curatori, è stato l’esplicito legame con l’arte contemporanea e con la sua capacità di dialogare con la fotografia per interpretare il tema, oltre i canoni e il medium, come ha testimoniato la presenza del lavoro di Sophie Whettnall, la cui installazione nel Chiostro Piccolo è risultata di gran lunga la più “instagrammata”. Reggio Emilia deve continuare a confrontarsi con l’arte contemporanea e la sperimentazione. La programmazione futura andrà proprio in questa direzione.”