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Fermata a Parma, il ministro Giovannini: ci si ragiona, documento a fine mese

1 luglio 2021 | 16:22
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Fermata a Parma, il ministro Giovannini: ci si ragiona, documento a fine mese

Lo studio del Governo allarma Reggio, Rubertelli (Alleanza civica) interroga il Comune: “Contrastare ipotesi illogica”

REGGIO EMILIA – Non è del tutto scomparso dai radar l’ipotesi di un progetto per realizzare una fermata dei treni dell’alta velocità a Parma, nei pressi delle fiere a Baganzola. Ieri è tornato a parlarne il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, rispondendo al senatore parmigiano della Lega Maurizio Campari, nella commissione Lavori pubblici di palazzo Madama.

“A fine luglio firmeremo un documento che in realtà è di respiro più ampio, perché analizza diversi aspetti e diverse opzioni di breve e medio termine”, annuncia il ministro. Confermando però che “si sta lavorando insieme alle autorità e agli enti locali, per iniziare a ragionare su come affrontare la tematica”. Soddisfatto Campari che ricorda come “come Lega, da anni, abbiamo cercato di far capire l’importanza strategica di quest’opera anche con numerose proposte ed emendamenti. Ora speriamo che il documento firmato vada nella direzione da noi auspicata”.

Lo studio del Governo allarma Reggio, con la capogruppo di Alleanza civica in Sala del Tricolore, Cinzia Rubertelli che ha presentato un’interrogazione urgente per sapere quali azioni politiche il Comune intende intraprendere per contrastare la realizzazione di una fermata dell’alta velocità a Parma.  “Una simile illogica ipotesi- si legge nell’atto della civica- vanificherebbe gli ingenti investimenti pubblici fatti dalla stessa amministrazione, dalla Regione, dallo Stato e da Rfi sostenuti al fine di costruire un unico funzionale Hub mediopadano della mobilità su ferro (la stazione Mediopdanana di Reggio, ndr)”.

Secondo Rubertelli, inoltre, “a supportare tale iniziativa sarebbe anche il presidente della Regione”. La consigliera chiede pertanto a sindaco e Giunta “se sono informati di tale situazione” o coinvolti nel procedimento e quali sono le loro valutazioni in merito. Oppure se “intendano chiedere spiegazioni al presidente della Regione ed al Governo”. (FONTE DIRE)