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Conte: “Riforma della giustizia va cambiata, non è esigenza di bottega del M5s”

27 luglio 2021 | 19:06
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Conte: “Riforma della giustizia va cambiata, non è esigenza di bottega del M5s”

“Non possiamo permettere che i processi per mafia e terrorismo possano svanire nel nulla, lo dobbiamo alle vittime”, ribadisce l’ex premier

ROMA – “Non voglio neppure considerare l’ipotesi che il testo” della riforma della giustizia “non venga modificato”. Lo ha detto Giuseppe Conte, parlando fuori da Montecitorio.

“Abbiamo fatto delle osservazioni critiche, condivise da buona parte degli addetti ai lavori e non sono state fatte per soddisfare un’esigenza ideologica, politica o di bottega del M5S. Noi dobbiamo velocizzare e celebrare i processi. Il nostro è un contributo tecnico- spiega- è la ragione per la quale abbiamo ottenuto una interlocuzione, ora lasciamo che il governo lavori su queste istanze”, sottolinea. “Non possiamo permettere che i processi per mafia e terrorismo possano svanire nel nulla, lo dobbiamo alle vittime”, ribadisce.

Non votare la fiducia se la riforma non cambia? “Le minacce non mi sono mai piaciute, il mio stile è un atteggiamento costruttivo e di dialogo. Valuteremo le aperture del governo“, risponde l’ex premier. Il voto della Rete sulla mediazione? “Valuteremo l’esito finale”, aggiunge.

Stamani Conte ha incontrato le commissioni del M5s perchè “gli italiani aspettano risposte urgenti che diano il senso di una visione strategica, è iniziato un lavoro interno per un rilancio a tutto tondo del M5s, proseguiremo ancora domani e se necessario dopodomani”.

“Ho anticipato al presidente Draghi- aggiunge ancora l’ex premier- che il M5s è stato un pilastro durante la pandemia per la tutela dei cittadini e del sistema economico e sociale, di certo non dismetteremo adesso questo ruolo”.

Sul green pass, dice ancora Conte “si sta chiedendo quello che è un onere. E’ chiaro che dobbiamo sottoporci a questo aggravio. Ci consente delle maggiori aperture”. Mentre sul nodo scuola “Dobbiamo fare di tutto per consentire agli studenti di tornare in presenza perchè la didattica a distanza è una ferita per i nostri giovani. Dobbiamo creare le condizioni perchè si torni alla scuola in presenza” (Fonte Dire).