Consulte territoriali, il Pd: “Dentro ci siano i politici”

13 luglio 2021 | 18:55
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Consulte territoriali, il Pd: “Dentro ci siano i politici”

Il segretario Cattani: “Per recuperare fiducia con i cittadini”

REGGIO EMILIA – Otto più una per la città storica, composte per il 60% da rappresentanti dell’associazionismo e per il 40% delle forze politiche elettive e con il duplice ruolo di facilitatori della comunicazione di quanto fatto dal Comune e per i quartieri e di portavoce presso l’amministrazione di istanze e richieste dei cittadini. Così il Partito democratico di Reggio Emilia immagina le “consulte territoriali”, i nuovi organi intermedi che dovrebbero sostituire le Circoscrizioni abolite nel 2010, previste dall’assessore comunale di riferimento Lanfranco De Franco per l’inizio del 2022.

Ieri il progetto contenuto nelle linee di mandato del sindaco Luca Vecchi, contrapposto a quello che ne chiede la realizzazione tramite un referendum popolare sostenuto dai consiglieri Fabrizio Aguzzoli (M5s) e Dario De Lucia (misto), ha ricevuto la “benedizione” della maggioranza in Consiglio comunale con un ordine del giorno approvato in sala del Tricolore. A tornare oggi sull’argomento (insieme al capogruppo in Comune Gianluca Cantergiani) è il segretario cittadino del Pd Luca Cattani, che sottolinea l’impegno del partito sul tema fin dal 2019.

“Crediamo sia giunto il momento di delineare l’identikit di queste consulte, esplicitando le loro funzioni e la loro composizione. È nostro obiettivo aprirci come forza politica al dialogo per promuovere e stimolare le varie realtà politiche e sociali a costruire insieme questo nuovo capitolo della partecipazione democratica in città”, dice Cattani. Che sulla proposta di inserire rappresentanze politiche negli organismi partecipativi aggiunge: “Le associazioni e cittadini devono essere sì gli attori principali, ma devono anche poter recuperare fiducia attraverso la collaborazione alla pari con le forze politiche”.

Conclude il segretario: “Siamo consapevoli delle grandi difficoltà ed anche degli ostacoli che un progetto come quello che proponiamo incontrerà. Ma Reggio è la città delle persone, patria del riformismo e di grandi realizzazioni nel campo economico, sociale e culturale, che ha in sé la forza di reagire e avviare un processo di costruzione di nuove forme di partecipazione dei cittadini alla gestione e soluzione dei problemi della comunità”.