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Concordato Ferrarini, la procedura resta a Reggio Emilia

12 luglio 2021 | 17:11
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Concordato Ferrarini, la procedura resta a Reggio Emilia

Lo ha stabilito la Cassazione, ribaltato il verdetto della Corte d’Appello che assegnava la competenza a Bologna

REGGIO EMILIA – La procedura di concordato di Ferrarini Spa resta (come in origine) al Tribunale di Reggio Emilia. Lo ha deciso nei giorni scorsi una sentenza della Cassazione che ha annullato il decreto del 20 ottobre scorso emesso dalla Corte d’Appello, secondo cui la competenza doveva essere del “Tribunale delle imprese” che ha sede a Bologna.

Il verdetto di secondo grado aveva così accolto il ricorso di Banca Intesa e Unicredit che, con Bonterre, Gsi (Grandi Salumifici Italiani) e Opas fanno parte della cordata in corsa per assumere il controllo dello storico gruppo agroalimentare reggiano, contro la proposta di Pini e Amco (in veste di finanziatore). Contro questa decisione ha presentato un controricorso la famiglia Ferrarini, a cui la Cassazione ha dato ragione.

Soddisfatto quindi Sido Bonfatti, docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia e consulente legale dell’azienda di Rivaltella, che commenta: “Noi abbiamo sempre detto che avremmo accettato la decisione della Cassazione con serenità, perchè l’importante era andare avanti con il risanamento dell’impresa, fosse a Reggio o a Bologna”.

Alla cordata “cooperativa” guidata da Bonterre, che aveva chiesto il cambio di sede della procedura accusando Ferrarini di voler evitare il confronto competitivo (con la sua proposta) con dei pretesti, il legale dice: “La decisione della Cassazione dimostra che la Ferrarini non ha ‘barato'”. Bonfatti, infine, ribadisce ancora una volta che la proposta di concordato avanzata dallo stesso gruppo di Reggio non ne ammette altre concorrenti “perché supera il limite minimo del pagamento del 30% dei creditori chirografari, oltre che del 100% dei creditori privilegiati, come previsto dalla disciplina del concordato”.

E “in ogni caso – aggiunge – è largamente più favorevole ai creditori”. Adesso, conclude Bonfatti, “la gestione dell’impresa, che anche in questa condizione di incertezza giuridica ha continuato a dare risultati positivi, proseguirà con maggiore serenità. Il tribunale di Reggio riprenderà la guida della procedura”.

I passaggi, sotto la supervisione del giudice delegato e del commissario giudiziale, sono la sua apertura formale, la votazione dei creditori e il giudizio di omologa. (FONTE DIRE)