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Comune di Reggio, più tempo ad Asp per il piano di rientro dal debito

8 luglio 2021 | 10:04
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Comune di Reggio, più tempo ad Asp per il piano di rientro dal debito

Oltre 1 milione di perdite registrate nel 2019. Secondo l’azienda la pandemia impedisce il recupero

REGGIO EMILIA – Il Comune di Reggio Emilia, principale socio dell’Asp “Città delle persone”, ha acconsentito alla proroga di un anno (entro giugno 2022) della presentazione da parte dell’azienda del piano di rientro dal debito di oltre un milione registrato nel 2019.

Lo scorso febbraio, in particolare si era insediata una “task force” dedicata, composta da rappresentanti del Comune e dell’Asp, che però non si è mai riunita in questi mesi. Lo scorso fine giugno l’Asp – emerge da una delibera del Consiglio di amministrazione – ha poi segnalato che il perdurare della pandemia anche nel 2021 “condiziona l’organizzazione dei servizi riflettendosi innanzitutto in una significativa riduzione della richiesta di servizi da parte della committenza, che determina una conseguente riduzione dei ricavi dei servizi alla persona non compensata da altre fonti di ricavo”.

Pertanto, “come emerso dalla verifica gestionale del primo quadrimestre, nonostante l’azienda operi nella direzione della razionalizzazione dei costi, la drastica riduzione dei ricavi, agisce nella direzione contraria agli sforzi compiuti”. Il risultato, conclude l’Asp, è che l’attuale situazione pandemica “non consente allo stato di disporre di elementi e condizioni per l’elaborazione del piano di rientro della perdita del 2019”. Da qui la richiesta di avere più tempo, ma nell’atto vengono anche ricordate alcune delle misure messe in atto per ridurre i costi (soprattutto del personale) e aumentare le entrate.

E’ il caso dell’esternalizzazione da fine agosto 2020 del servizio ristorazione delle cucine aziendali ancora a gestione diretta, dell’assegnazione in comando di 12 cuochi di Asp presso l’Istituzione scuole e nidi d’infanzia e di altri 12 lavoratori non idonei fisicamente, “comandati” in Comune nei servizi anagrafici, cimiteriali o come messi notificatori.

A ciò si aggiunge la progressiva dismissione del magazzino alimentare, in parte adibito a centro di stoccaggio di gel e mascherine, che opera da qualche mese con 2 unità lavorative in meno. Per quanto riguarda il patrimonio invece, a marzo del 2021 è stato affittato all’università un locale di Via San Rocco, precedentemente non locato. E’ stato anche stipulato un nuovo contratto della durata di anni 6 con la Provincia per i locali di via Mazzini in uso all’Ufficio scolastico provinciale con incremento delle superfici locate per ricomprendere anche spazi che prima non lo erano, ed è stata condotta una trattativa diretta per l’alienazione di immobili (già oggetto di aste andate deserte negli anni scorsi). In questo caso l’Asp ha acquisito 3 offerte di acquisto. (FONTE DIRE)