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Saman, la Lega: “E’ stato fatto tutto il possibile per tutelarla?”

6 giugno 2021 | 10:54
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Saman, la Lega: “E’ stato fatto tutto il possibile per tutelarla?”

I consiglieri dell’Unione bassa reggiana Lega, Cristina Fantinati, Nadia Lanfredi e Carmen De Vito, hanno presentato un’interrogazione

REGGIO EMILIAI consiglieri dell’Unione bassa reggiana Lega, Cristina Fantinati, Nadia Lanfredi e Carmen De Vito, hanno presentato un’interrogazione sul caso di Saman all’Asbr (Azienda speciale servizi bassa reggiana) Unione bassa reggiana.

Già il 22 gennaio 2021, dopo aver appreso dalla stampa della presa in carico dei servizi sociali di Novellara e dell’Unione Bassa Reggiana di una ragazza minorenne vittima di costrizione e induzione al matrimonio, il Gruppo Consiliare Centrodestra di Novellara si è attivato immediatamente presentando una mozione in Consiglio Comunale per impegnare il Sindaco a mettere in atto azioni di sensibilizzazione e di contrasto alla pratica dei matrimoni combinati.

Dopo aver appreso dalla stampa del tragico epilogo della vicenda di Saman Abbas, Cristina Fantinati, Nadia Lanfredi e Carmen De Vito, Consiglieri “Lega” dell’Unione Bassa Reggiana, hanno depositato un’interrogazione per verificare la corretta gestione da parte dei servizi sociali e per richiedere il fascicolo completo di Saman.

Si chiede al Presidente dell’Unione Bassa Reggiana e al Presidente della ASBR, l’azienda a cui gli 8 comuni hanno affidato la gestione dei servizi sociali ai minori, di rispondere a queste domande. I servizi sociali hanno predisposto un progetto personalizzato per Saman in accordo con il servizio minori gestito da ASBR-Unione Bassa Reggiana?

Corrisponde al vero che Saman sia stata messa in protezione presso una casa-famiglia e successivamente presso una comunità della provincia di Bologna? La comunità risulta essere nell’elenco dei centri per minori convenzionate con Unione Bassa Reggiana/ASBR? Come mai soltanto pochi giorni fa è uscita la notizia della scomparsa di Saman insieme alla pubblicazione della foto della ragazza, quando si apprende che i carabinieri ne avevano constatato la scomparsa già dal 5 maggio?

Non sarebbe stato utile diffondere la notizia e la fotografia già da subito, nel caso qualcuno l’avesse vista o avesse avuto informazioni utili al suo ritrovamento? Chi ha deciso di tenere segrete tali notizie e perchè? Corrisponde al vero che l’11 aprile 2021 Saman lasciava la comunità di accoglienza? I servizi sociali comunali e i servizi ai minori di ASBR/Unione Bassa Reggiana hanno adeguatamente informato la ragazza dei rischi che poteva correre rientrando in famiglia?

Quale tipo di percorso è stato predisposto e ha seguito questa ragazza? Era in grado di comprendere rischi che correva tornando a casa? Come mai le è stato permesso di tenere un cellulare correndo il rischio di tenere contatti e quindi di essere localizzata e non adeguatamente protetta? Come l’hanno protetta, tutelata, aiutata e difesa da tutti questi rischi? Quale progetto era stato previsto per Saman una volta uscita dalla Comunità?

I servizi sociali e i servizi ai minori hanno tenuto con lei contatti quotidiani per verificare se il ritorno in famiglia fosse stato problematico? Sono state effettuate le verifiche di persona presso la sua abitazione in Novellara, per capire se la situazione si fosse normalizzata oppure fino al momento dell’arrivo dei carabinieri, ben 25 giorni dopo, nessuno aveva avuto contatti con lei? Come mai i carabinieri il 5 maggio 2021, previo concerto con i servizi sociali, si sono recati presso l’abitazione di Saman per collocarla presso un’altra comunità di accoglienza?

Come mai Saman era tornata a casa per poi tornare in un’altra comunità 25 giorni dopo? In che data e a chi la comunità che ospitava Saman ha segnalato la partenza di Saman per rientrare a casa? In che data sono stati avvisati sindaco, servizi sociali e carabinieri? In riferimento al divieto del padre di frequentare le scuole superiori, i cui primi anni sono diventati obbligatori, c’è stata la segnalazione ai servizi sociali? Ci sono state altre segnalazioni da privati, scuola, forze dell’ordine, servizi sociali, ecc, riguardanti questa ragazza in data antecedente questa vicenda?

In riferimento al fenomeno di costrizione e induzione al matrimonio, si ritiene sia diffuso nella Bassa Reggiana? Quanti casi si sono verificati negli ultimi 10 anni? Nei Comuni dell’Unione Bassa Reggiana sono presenti tante comunità di diverse provenienze e nazionalità. In riferimento ai progetti di integrazione messi in essere finora, quale efficacia si pensa possano aver avuto? Hanno concretamente contribuito al miglioramento dell’integrazione delle comunità presenti nella nostra Unione? Si è verificato se vengono rispettati i diritti fondamentali delle persone così come prevede la normativa italiana?

Non appena avremo tutte queste risposte e notizie da chi aveva la responsabilità di tutelare Saman ne daremo informazione. Ci preme verificare se sia stato fatto tutto il possibile, perché si doveva tutelare Saman, metterla adeguatamente in guardia dai rischi che correva, suonare il campanello di casa sua tutti i giorni per verificare che il rientro in famiglia non fosse pericoloso per lei. I servizi sociali, quelli dell’Unione Bassa Reggiana e della ASBR hanno dei protocolli da seguire, ma possono predisporre progetti personalizzati per prendere in carico e tutelare le vittime di violenza, persone fragili, giovani, ingenue, facilmente ingannabili: l’hanno fatto? Sono intervenuti dopo l’abbandono scolastico di Saman imposto dal padre? Hanno fatto tutto il possibile per Saman?