Musei civici, apre un piano allestito da Italo Rota

9 giugno 2021 | 15:26
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Musei civici, apre un piano allestito da Italo Rota
Musei civici, apre un piano allestito da Italo Rota
Musei civici, apre un piano allestito da Italo Rota
Musei civici, apre un piano allestito da Italo Rota
Musei civici, apre un piano allestito da Italo Rota

Tra le novità la mostra permanente di Luigi Ghirri

REGGIO EMILIA – Il museo che non ti aspetti. Che con l’occhio rivolto al passato espone e conserva, mentre l’altro che guarda alla contemporaneità, contamina e innova. Si trova a Reggio Emilia dove, dopo 10 anni, il piano superiore del palazzo dei musei civici riapre in una veste totalmente rinnovata con allestimenti progettati dall’architetto internazionale Italo Rota. Le sale, circa mille metri quadri con un migliaio di oggetti esposti, si susseguono in particolare in ordine “cronologico”, dalla preistoria ai giorni nostri.

Ma ognuna può ospitare, oltre ai reperti del relativo periodo storico, opere di tipo o epoche differenti associate per tema, o che rimandano alla storia e alla cultura della città di Reggio. Un tema, questo, trasversale a tutte le esposizioni. Tra le novità anche una mostra permanente del fotografo Luigi Ghirri, i cui scatti, che saranno esposti in mostra (negativi e diapositive a colori sono 180.000 in archivio), verranno aggiornati periodicamente. Ma ci sono richiami anche alle tendenze artistiche più moderne (come quelle digitali), al design, e alla musica.

Ce n’è insomma per tutti i gusti come conferma lo stesso Rota spiegando: “Tutte le mostre hanno almeno tre livelli: per gli specialisti, i giovani e i visitatori comuni”. I nuovi spazi saranno inaugurati questo fine settimana (da venerdì 11 a domenica 13 giugno) e il prossimo (da venerdì 18 a domenica 20) e saranno fruibili a pieno regime da settembre. Per l’assessore comunale Annalisa Rabitti “è sicuramente un museo ‘fuori scala’ per la nostra città che susciterà certamente un interesse nazionale”. Il sindaco Luca Vecchi ritiene il completamento del progetto, “il segno che città, nonostante 15 mesi durissimi alle spalle, non ha mai smesso di guardare e di investire sul futuro”.