Il festival teatrale di Resistenza compie 20 anni

29 giugno 2021 | 19:35
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Il festival teatrale di Resistenza compie 20 anni

Dal 7 al 25 luglio sette spettacoli in concorso provenienti da tutta Italia, numerosi appuntamenti culturali nel Circuito Off del Festival e un nuovo Premio dedicato a Gigi Dall’Aglio, maestro della scena teatrale, recentemente scomparso

GATTATICO (Reggio Emilia) – Giunge alla 20esima edizione il Festival Teatrale di Resistenza che si svolgerà dal 7 al 25 luglio negli spazi esterni di Casa Cervi, rassegna di teatro civile contemporaneo, ideata e promossa da Istituto Alcide Cervi insieme a Boorea Emilia Ovest, con il sostegno di Proges e Conad.

Il Festival Teatrale di Resistenza raggiunge quest’anno un traguardo importante. Vent’anni sono una sorta di età adulta, raggiunta in un momento difficile che ridefinisce priorità e costringe a pensare a nuovi modi di vivere la dimensione collettiva. La cultura e il teatro sono chiamati ad assumere un ruolo di primo piano nel ridisegnare un’appartenenza, nel ridefinire i modi dell’incontro e confronto del momento culturale con le persone.

Il percorso che ha caratterizzato il Festival ha contribuito ad accompagnare un processo di rinnovamento più largo, nel linguaggio della memoria, nell’attualizzazione della Resistenza alle nuove resistenze, nel promuovere forme di aggregazione intorno al Teatro in uno spazio non teatrale. Il Festival è nato proprio con questa vocazione e ha saputo coinvolgere il pubblico portando sul palco le questioni che interessano gli individui e la collettività, diventando un progetto di cittadinanza.

Nelle sue diverse edizioni, il Festival, che si colloca nella tradizione di accoglienza che caratterizza da sempre la storia di Casa Cervi, ha prodotto comunità e appartenenza, incrociato esperienze, messo in relazione artisti e pubblico, sollecitato riflessioni sui temi delle rappresentazioni, contaminando linguaggi e spazi, fra Teatro e Museo, proponendo nuovi modi di narrare il presente.

Anche quest’anno il Festival porta in scena 7 compagnie di rilievo nazionale provenienti da tutta Italia con 7 spettacoli di Teatro Civile individuati sulla base di un Bando di Concorso. Spettacoli che si intrecciano con gli appuntamenti collaterali che compongono la sezione del Circuito Off del Festival già iniziata con il Convegno “20 anni di Festival Teatrale di Resistenza al Museo Cervi: il teatro civile dopo la pandemia” con contributi di esponenti illustri del teatro italiano, e con il laboratorio per giovani “Antropocene” condotto da Babilonia Teatri.

SPETTACOLI
Ad aprire il Festival mercoledì 7 luglio – data che coincide con il 61°Anniversario del Morti di Reggio Emilia del 7 luglio 1960 – sarà alle 18 l’inaugurazione della mostra fotografica “Gigliola Sarzi. Sulla Luna e sulla Terra fate largo ai Sognatori” di Monica Benassi, negli spazi espositivi del Museo Cervi, dove rimarrà visitabile sino al 30 agosto. Organizzata in collaborazione con il Comune di Gattatico e la Fondazione Famiglia Sarzi, la mostra, inserita nel Circuito Off di Fotografia europea 2021, espone stampe in bianco e nero analogiche e provini in banda da negativi inediti sulla vita e l’esperienza artistica di Gigliola Sarzi, realizzate in occasione degli spettacoli di Gigliola nel “teatro di cortile” di Gabriella Bonini. Nella Sala Genoeffa Cocconi verrà proiettata una video-intervista inedita a Gigliola Sarzi, a cura di Umberto Fabi, attore e regista recentemente scomparso.

Alle 20 andrà in scena “Cose Preziose” breve performance fra Teatro e Danza diretta da Riccardo Gallesi. Uno spettacolo, nato dalla collaborazione di Arcadia ASD, Anpi e Museo Cervi, in cui a parlare sono quegli oggetti senza valore reale ma ad alto valore soggettivo, relitti di un passato che minaccia costantemente di riemergere.

Alle 21.30, primo spettacolo in concorso, Tib Teatro (Belluno) presenta “La Nave Dolce” testo e regia di Daniela Nicosia, con Massimiliano Di Corato. Tre voci, tre lingue e tre punti di vista: un giovane albanese, un barese, un bambino testimoniano un evento che ha mutato per sempre la storia dell’immigrazione, quella dell’8 agosto 1991, quando nel porto di Bari sbarcarono 20.000 albanesi. Una vicenda esemplare che apre lo sguardo sul panorama politico europeo degli anni ’90 e su ferite ancora aperte. Una storia che parla di mare e di una nave presa d’assalto, di fuga e sogni.

Venerdì 9 luglio alle 18 Chômage Teatro presenta “La Lezione” diretta da Alice Melloni, con Gianni Cigarini, Claudio Lusuardi e Eleonora Taglia. Un reading drammatizzato in cui gli attori cercheranno di restituire la complessità del lavoro di Ionesco, un “dramma comico”, dove non-sense, paradossi e ripetizioni portano a una totale distorsione della verità.

Alle ore 21.30 Liberaimago (Napoli) presenta il secondo spettacolo in concorso “Celeste”, testo e regia Fabio Pisano, con Francesca Borriero, Roberto Ingenito, Claudio Boschi. La storia è quella di Celeste di Porto, detta la “Pantera nera”, un’ebrea del ghetto romano. Dalle cronache del tempo emerge una storia spietata: una bellissima ragazza di diciotto anni che, dopo il rastrellamento del ghetto da parte dei tedeschi, diventa una delatrice. Caduto il regime, si trasferì a Napoli con un nuovo nome, Stella Martinelli, prostituta in un bordello. Un giorno tre ebrei la riconobbero e la denunciarono. Fu portata a Roma, in carcere. Evasa, fu ripresa e dovette affrontare il processo. Condannata, uscì nel 1950, tra condoni e amnistie. Fabio Pisano porta in scena le azioni commesse da Celeste contro la sua gente, sforzandosi di immaginarne – o inventarne – il perché.

Martedì 13 luglio alle 21 Pecado Lab presenta il cortometraggio “Tempo Imperfetto”, testo di Mariangela Dosi, con Francesca Mondino, Carlotta Paterlini, Tommaso Pecorari, video Lorenzo Bresolin, realizzato in collaborazione con Officina Arti Audiovisive, sulla resistenza dei giovani che in tempo di pandemia si misurano con nuovi tempi, nella vita e nella didattica a distanza della scuola.

Alle 21.30 Gigio Brunello (Treviso) presenta in concorso “Lumi dall’alto – Corse Clandestine in città” di Gigio Brunello e Gyula Molnar. In scena Brunello racconta una storia disarmante di tenerezza e dolcezza, ispirata a una vicenda realmente accaduta, in cui l’autore veneto si serve dei burattini per raccontare la Mestre dei migranti attraverso la storia di Lumi, della sua fuga dall’Albania, del suo matrimonio e della dolorosa relazione con chi resta nel paese di origine. Nel teatro di Brunello l’animatore convive e colloquia con i suoi burattini che amano, soffrono, si sorprendono e muoiono come tutti gli esseri umani.

Giovedì 15 luglio alle 21.30 (S)Blocco5 (Bologna) presenta “20/20 Performance” drammaturgia Ivonne Capece, Walter Valeri, regia Ivonne Capece, con Walter Valeri e Giulio Santolini, concept visivo Micol Vighi. In scena un performer circondato da videoproiettori in un teatro abbandonato con solo neon e luci di emergenza da lui azionate. 20/20 confronta due anni in cui l’Italia ha tremato: 1920 e 2020, racconta 100 anni di sconvolgimenti, sogni e mutilazioni di sogni; racconta del Biennio Rosso e del Biennio della Pandemia. Il Novecento non finisce nel 1999: finisce nel 2020, con l’epidemia mondiale che svergogna le inadeguatezze del sistema socioeconomico che per duecento anni abbiamo tutelato, che ci virtualizza, ridefinisce l’idea di rapporto tra noi e gli altri, tra noi e la natura.

Sabato 17 luglio alle 21.30 La Cavalcade en Scène (Milano/Svizzera) presenta “Annie” di e con Marialice Tagliavini, un monologo drammatico ispirato alla vicenda realmente accaduta di Annie Cohen Kopchovsky, in arte Annie Londonderry, giovane ebrea lettone di umili origini, che nel 1894 – a soli ventitré anni – lasciò, in seguito ad una scommessa, il marito e i tre figli per fare il giro del mondo in bicicletta. Annie Londonderry batté un record: essere stata la prima donna nella storia ad aver compiuto una simile impresa da sola. Grazie ad un universo onirico e irrealistico, lo spettacolo mette l’accento sul valore simbolico di questa storia, la cui protagonista divenne una delle icone delle Suffragette, il movimento femminista dell’epoca.

Martedì 20 luglio alle 21.30 Qui e Ora Residenza Teatrale (Milano) presenta “I Will Survive”, testo e con Francesca Albanese, Silvia Baldini, Laura Valli, regia Marta Dalla Via. La burocrazia è la grande protagonista di questa commedia acida in cui tre donne, in un ufficio pubblico, l’INPS, sono a chiedere il bonus totale che riscatterà la loro vita, scontrandosi quotidianamente con difficoltà grandi e piccole. Un’atmosfera surreale e visionaria per una storia che si interroga sulla fatica quotidiana del vivere e sul senso di costruire comunità. Lo spettacolo nasce dalla collaborazione tra Qui e Ora e I Fratelli Dalla Via, due compagnie della scena nazionale che si distinguono per lo sguardo ironico e la drammaturgia autografa.

Alle 23 segue la presentazione del libro “Verso Est” di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano (Editoria&Spettacolo), fondatori e componenti della Compagnia La Confraternita del Chianti, vincitrice del Festival di Resistenza nel 2016 con Esodo. Con gli autori interviene Damiano Pignedoli, autore della postfazione e membro della Giuria del Festival. Una raccolta inedita di quattro testi per la scena scritti da Chiara Boscaro e Marco di Stefano, guardando a quella parte dell’Europa dell’Est dove si colloca da qualche tempo il lavoro teatrale e la riflessione dei due artisti.

Giovedì 22 luglio alle 19 viene presentato il libro di Gigi Dall’Aglio, grande maestro del palcoscenico e amico di Casa Cervi, recentemente scomparso, “Il Teatro dall’interno della sua pupilla” alla quale interverranno Paolo Nori, scrittore, Alessandro Averone, attore e regista e Iefte Manzotti, studioso di storia contemporanea. Uscito postumo per i tipi di Nuova Editrice Berti, il libro di Gigi Dall’Aglio raccoglie racconti, riflessioni e divagazioni sparse, come lui scriveva “lampi di pensieri, di folgorazioni, di petulanze, di sdoppiamenti, di tentativi di afferrare la materia per il suo verso sempre, però, mutevole. Solo di questo riesco a scrivere”.

Alle 21.30 Politheater (Perugia) presenta lo spettacolo in concorso “Bubikopf: Tragedia Comica Per Pupazzi” di Fancelli-Tranter-Zigrino, regia Neville Tranter, artista di origine australiana, molto apprezzato sulla scena internazionale del teatro di figura, con Silvia Fancelli e Damiano A.Zigrino. Bubikopf è il nome dell’iconica acconciatura che portavano le donne alla moda nel periodo storico in cui il cabaret tedesco ha raggiunto il suo apice. Bubi canta per strada per qualche spicciolo, ma il suo talento la porta ben presto al palcoscenico, grazie alla benevolenza di Hullo, capocomico di una piccola compagnia di cabaret. La vita di questi artisti è messa in pericolo dall’ascesa, rapida e violenta, dei Cani Sciolti, un gruppo armato reazionario. Fra paure e sacrifici, giungono al debutto di un nuovo sfavillante show, la loro ultima chance per sopravvivere.

La Giuria del Festival presieduta da Maurizio Bercini (attore e regista) e composta da Roberta Biagiarelli (autrice, attrice, regista), Stefano Campani (Boorea), Damiano Pignedoli (giornalista), Mariangela Dosi (regista), Lorenzo Belardinelli (curatore di rassegne teatrali), Emilia Bennardo (insegnante), decreterà lo spettacolo vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria (2.000 Euro) e il secondo premio (1.000 Euro).

Novità di quest’anno è l’istituzione del Premio Gigi Dall’Aglio della Giuria Under 30 in memoria dell’attore e regista da poco scomparso, componente del Gruppo di Lavoro del Festival, e composta da Eleonora Taglia, Elia Italo Corradi, Sara Gozzi, Carlotta Paterlini, Tommaso Pecorari, Alessandro Tincani, Shantidas Valli e Giulia Zirotti.
La Premiazione avverrà il 25 luglio alle ore 21 nell’ambito della Festa della Pastasciutta Antifascista di Casa Cervi (che avrà inizio dalle ore 20).

Ogni sera, al termine dello spettacolo, seguirà il ciclo di conversazioni con il pubblico e gli artisti “Voci autorevoli incontrano la compagnia”, approfondimenti degli spettacoli e riflessioni più ampie sul rapporto che intercorre tra la scena del teatro e il paesaggio umano, sociale e politico contemporaneo. A condurre gli incontri saranno: Tullio Masoni, critico e studioso cinematografico, Iefte Manzotti, studioso di storia contemporanea, Roberta Gandolfi, docente in Discipline dello Spettacolo, Università di Parma, Damiano Pignedoli, giornalista, Daniele Castellari, Direttore Teatro L’Attesa di Sant’Ilario d’Enza, Francesca Codeluppi, bibliotecaria, Cinzia Pietribiasi, attrice, regista e performer teatrale.

Per il sesto anno il Blog “Sotto la grande quercia. Appunti dal Festival, riflessioni, interviste, approfondimenti” a cura di Raffaella Ilari, prosegue nel suo compito di approfondimento dei vari appuntamenti e di conversazione con gli artisti ospiti, un modo per tenere unite le tante voci, suggestioni e spunti che danno vita al Festival.

ll Gruppo di Lavoro del Festival di Resistenza è composto da Paola Varesi, Stefano Campani, Lorenzo Belardinelli, Maurizio Bercini, Roberta Biagiarelli, Maria Giuseppina Bo, Mariangela Dosi, Raffaella Ilari, Damiani Pignedoli, Giuseppe Romanetti.

INFORMAZIONI
L’ingresso alle serate, gratuito, è a capienza limitata, in ottemperanza alle misure anti Covid-19; è necessario munirsi di mascherina. Ingresso a offerta libera con prenotazione telefonica obbligatoria ai numeri 0522-678356; 333.3276881 e/o via mail al seguente indirizzo info@istitutocervi.it. Si consiglia di arrivare almeno 20 minuti prima dell’inizio degli spettacoli. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al chiuso.
Per aggiornamenti e modifiche consultare www.istitutocervi.it e i profili social dell’Istituto. In tutte le sere di spettacolo è previsto il servizio Bar dalle ore 19.00 alle ore 23.30.