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Comune, affidate a Stu Reggiane due nuove funzioni

11 giugno 2021 | 16:52
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Comune, affidate a Stu Reggiane due nuove funzioni

Promuoverà la rigenerazione urbana della città e attrarrà nuove imprese

REGGIO EMILIA – Stu Reggiane spa, società di trasformazione urbana partecipata al 70% dal Comune di Reggio Emilia e al 30% da Iren Smart Solutions, rafforza ed estende le sue funzioni e, di conseguenza le attività operative. A prevederlo una modifica allo statuto che sarà presentata questa sera in municipio in commissione Uso e Assetto del Territorio dal vicesindaco Alex Pratissoli e dall’amministratore delegato Luca Torri.

In dettaglio, all’originaria funzione attribuita a Stu nel 2015 (cioè gestire la riqualificazione dei capannoni dell’area ex Reggiane sede del “Parco dell’Innovazione”) si aggiungono i compiti di “promuovere e favorire interventi di rigenerazione urbana sull’intero territorio comunale, attraendo risorse private e pubbliche, a partire da quelle messe in campo con il Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr), erogando servizi anche disgiunti dalla realizzazione diretta di interventi di natura edilizia” e di “svolgere una attività di promozione territoriale finalizzata ad attrarre nuove imprese interessate ad insediarsi a Reggio Emilia, impegnate negli ambiti della produzione e ricerca dall’elevato valore aggiunto”.

E’ il caso di Silk-Faw, che ha fatto sapere che installerà alle Reggiane una sede e un laboratorio di ricerca, oltre al polo produttivo delle “Ferrari” dell’elettrico a Gavassa. Attualmente al “Parco innovazione” sono presenti sei aziende, per un totale di circa 450 persone. A partire del prossimo anno si aggiungeranno ulteriori 9 soggetti (aziende, ordini professionali, istituti) nel capannone 17 e due corsi di laurea dell’università degli studi di Modena e Reggio Emilia nel capannone 15, che porteranno ulteriori 1.500 persone a frequentare quotidianamente quel luogo.

La riqualificazione delle Reggiane corrisponde ad un investimento complessivo di 62 milioni, dei quali circa 30 milioni provengono da investimenti privati e la parte restante da importanti contributi pubblici relativi al Piano nazionale Città e al Bando Aree urbane e Periferie e infine, per 3,5 milioni, dal bilancio comunale.