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Blocco dei licenziamenti, pullman lavoratori verso Firenze

25 giugno 2021 | 10:21
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Blocco dei licenziamenti, pullman lavoratori verso Firenze

Sabato per la manifestazione nazionale “Ripartiamo insieme”: fra le richieste anche la riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro

REGGIO EMILIA – Sono tre le manifestazioni nazionali organizzate unitariamente da Cgil Cisl e Uil sabato 26 giugno e tre le piazze: Torino (con il segretario generale della Cgil Maurizio Landini), Firenze (con il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra) e Bari (con il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri ).

Le lavoratrici e i lavoratori da Reggio Emilia confluiranno nella piazza di Firenze per proseguire il percorso di mobilitazione, iniziato circa un mese fa, a partire dalla richiesta della proroga del blocco dei licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, accompagnata dalla riforma degli ammortizzatori sociali e da nuove politiche attive per il lavoro.

“Il nostro Paese sta vivendo una delicata fase di transizione – scrivono in una nota Cgil, Cisl e Uil -. La crisi pandemica ha arrestato in parte la sua corsa, grazie anche alla campagna vaccinale in atto, ma a preoccuparci al pari dell’espansione del virus è la ripresa economica che deve essere improntata alla massima coesione sociale e in grado di creare lavoro stabile e sicuro, a partire dai giovani, dalle donne e dal Mezzogiorno. Nel Decreto Sostegni – spiegano – non vi è contezza e condizione per affermare che ci siano i presupposti necessari a tutto ciò, non dimenticando che tale Decreto prevede la fine del blocco generalizzato dei licenziamenti dal 1° luglio 2021 e l’assenza di adeguate politiche industriali capaci di valorizzare a pieno gli investimenti e i contenuti del Pnrr”.

“Durante questi lunghi mesi di pandemia – sottolineano le tre confederazioni – abbiamo sempre avanzato proposte e chiesto con tenacia la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati. Tali azioni hanno trovato forte condivisione anche nella Conferenza episcopale italiana”.

“La mobilitazione avviata nelle scorse settimane, sulla grave emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro, proseguita con il presidio del 28 maggio davanti alla sede del Parlamento, ha prodotto risultati parziali. Per queste ragioni – avvertono Cgil, Cisl e Uil -, la nostra azione deve proseguire in modo articolato, su base categoriale e territoriale, con assemblee nei luoghi di lavoro, attivi unitari, incontri con i gruppi parlamentari, i partiti e con il coinvolgimento di tutte le aree sociali sensibili alle nostre istanze”.

Per le tre confederazioni “l’obiettivo primario è conquistare la proroga della moratoria sui licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, una riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro. È necessario ribadire con fermezza i contenuti della piattaforma unitaria su: lavoro, occupazione, coesione, sviluppo, fisco, pensioni, non autosufficienza, rinnovo dei contratti pubblici e privati, riforma pubblica amministrazione e scuola, della cultura e del turismo. È fondamentale, inoltre, che ci sia da parte delle istituzioni la volontà di attuare un piano serio ed efficace che sia in grado di utilizzare le risorse del Pnrr al fine di creare una stabile connessione tra investimenti e occupazione, coinvolgendo in maniera significativa con una governance partecipata e preventiva le Parti Sociali” concludono Cgil, Cisl e Uil.