Ai domiciliari per estorsione stalkerizza l’ex: finisce in carcere

23 maggio 2021 | 08:45
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Ai domiciliari per estorsione stalkerizza l’ex: finisce in carcere

I carabinieri di Casina eseguono la misura di aggravamento emessa dalla Corte d’Appello di Bologna a carico di un 30enne reggiano

REGGIO EMILIA – Era agli arresti domiciliari nell’abitazione della madre a Reggio Emilia, dato che era stato condannato a 4 anni di reclusione e a 2.000 euro di multa, per una estorsione ai danni di un 42enne reggiano, reato commesso tra febbraio e aprile del 2019 in concorso con la sua ex, una 34enne reggiana.

Ora è stato denunciato dai carabinieri di Casina per il reato di atti persecutori commessi proprio ai danni della 34enne tra il novembre del 2020 e il mese di maggio. Condotte persecutorie manifestatesi attraverso l’invio di sms e messaggi audio anche attraverso WhatsApp e Instagram.

Queste accuse si aggiungono ai reati commessi dall’uomo nel 2020 ai danni della ex per i quali l’uomo è stato condannato dal Tribunale di Reggio Emilia alla pena di 2 anni e 7 mesi di reclusione, pena confermata nel luglio del 2020 dalla Corte d’Appello di Bologna.

Sulla base dei nuovi fatti il Procuratore Generale, recependo quanto segnalato dai carabinieri di Casina e considerata anche la recideva del reato, ha chiesto e ottenuto l’aggravamento della misura degli arresti il cui provvedimento è stato eseguito ieri dai carabinieri di Casina che hanno condotto in carcere l’uomo. Dalle indagini dei carabinieri di Casina è emerso come il 30enne abbia ripetutamente e insistentemente contattato l’ex compagna, il suo datore di lavoro, la moglie di costui, la madre, un amica e una collega della 34enne pronunciando e scrivendo frasi dal contenuto seriamente minaccioso, aggressivo e ingiurioso nei confronti della vittima.

Questo nonostante si trovasse ai domiciliari con prescrizione del divieto di parlare con persone diverse da quelle con cui abita (madre). Alla luce della condotta delittuosa, peraltro aggravata dalla recidiva, la Corte d’Appello di Bologna ha disposto l’aggravamento della misura dei domiciliari, di cui il 30enne beneficiava, disponendo che l’uomo fosse condotto in carcere.

Provvedimento che ieri è stato eseguito dai carabinieri di Casina. Relativamente all’estorsione, per cui il 30enne era ai domiciliari, era stata portata alla luce dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti a cui si era rivolta la vittima, un reggiano di 42 anni. Questi aveva intrattenuto una relazione extraconiugale proprio con la ex del 30enne terminata nell’agosto del 2015.

Alla fine del 2018 però la donna l’aveva contattato sul suo profilo social chiedendogli il numero di telefono che aveva perso. Nella stessa giornata un uomo, dichiarando di essere il fidanzato della sua ex amante, lo aveva minacciato di riferire tutto alla moglie. Tra febbraio e aprile del 2019 il malcapitato, aderendo alle richieste estorsive del suo aguzzino, aveva sborsato oltre 35.000 euro in contanti. Le indagini dei carabinieri avevano  consentito di ricostruire i fatti, ravvisando a carico della coppia elementi di colpevolezza per concorso nel reato di estorsione.