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Sparatoria a Novellara, 36enne napoletano arrestato per tentato omicidio

21 aprile 2021 | 11:09
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Sparatoria a Novellara, 36enne napoletano arrestato per tentato omicidio

Ferdinando Russo preso dopo una fuga durata sei ore. Determinante la trattativa al telefono con il comandante di stazione del suo paese

NOVELLARA (Reggio Emilia) – È durata sei ore la fuga dell’autore della sparatoria di ieri pomeriggio al bar Cristal di Novellara, dove sono stati feriti un albanese di 36 anni raggiunto alla gamba da due colpi di pistola e la barista moglie dell’aggressore, anch’essa di 36 anni colpita al volto con un pugno.

L’uomo, Ferdinando Russo, un 36enne pregiudicato di origini napoletane residente a Rio Saliceto, si è costituito poco dopo le 20 di ieri sera al comando della compagnia carabinieri di Guastalla grazie al comandante della stazione carabinieri di Campagnola che, ottenuto un contatto telefonico con il fuggitivo, lo ha convinto, dopo una prolungata trattativa, a rientrare nel territorio e costituirsi.

L’uomo, che è stato interrogato dai carabinieri di Guastalla e del sostituto procuratore Cristina Giannusa, alla presenza del suo avocato di fiducia, è stato arrestato per tentato omicidio e portato in carcere a Modena. Le indagini dei carabinieri stanno proseguendo per stabilire il movente (si pensa alla gelosia) e per ritrovare la pistola utilizzata per gambizzare l’albanese.

Tutto è nato quando l’uomo, pochi minuti dopo le 14.15 di ieri, si è presentato davanti al bar Cristal alle porte del centro storico di Novellara dove c’era la moglie, barista nel locale e un albanese suo coetaneo, già coinvolto in una gestione precedente dello stesso Cristal. Il 36enne ha estratto una pistola esplodendo alcuni colpi di arma di pistola che hanno colpito la gamba dell’albanese. Ha quindi raggiunto la moglie colpendola con un pugno in faccia e poi è fuggito su un Nissan Qashqai di colore scuro. Una tragedia sfiorata: se il colpo avesse raggiunto un’arteria, la vittima sarebbe potuta morire dissanguata in brevissimo tempo.

Ferdinando Russo

Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della stazione di Novellara seguiti dalle ambulanze e l’auto medica inviate dal 118, che hanno trasportato barista e avventore al Santa Maria Nuova. Nel frattempo i militari dell’Arma, raccolte le prime testimonianze, si sono subito posti sulle tracce del fuggitivo, ricercandolo anche nei territori limitrofi delle province di Mantova e Modena, controllando telecamere e varchi di accesso.

La svolta in tarda serata grazie al maresciallo maggiore Angelo Saviano, comandante della stazione di Campagnola, competente per territorio anche nel comune di Rio Saliceto dove vive l’uomo che, ottenuto un contatto telefonico con il fuggitivo, lo ha convinto, dopo una prolungata trattativa, a rientrare nel territorio e a costituirsi ai carabinieri di Guastalla poco dopo le 20. Interrogato dai carabinieri di Guastalla e dal sostituto procuratore Cristina Giannusa, ha ammesso le sue responsabilità.

Russo, di professione artigiano edile, ha già avuto problemi con la giustizia. Nel dicembre del 2007 era stato arrestato per spaccio di cocaina a Novellara. Nel giugno del 2007, a Rolo, aveva forzato un posto di blocco, con il figlio piccolo in macchina, trascinando a terra un maresciallo e cercando di investire un carabiniere. Dopo una fuga a tutta velocità era stato fermato dalle pattuglie dell’Arma e arrestato. Nel maggio del 2005 era finito in carcere per una rapina con sequestro di persona (e successiva estorsione) compiuta nell’agosto del 2004 a Carpi – insieme a due complici – ai danni di un invalido di 50 anni.