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“Parco del Quinzio, Edilgrisendi rinunci ai diritti edificatori”

11 aprile 2021 | 09:08
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“Parco del Quinzio, Edilgrisendi rinunci ai diritti edificatori”

Coraggiosa: “Le concessioni edilizie che siano del 1984 o del 2011 sono ascrivibili a un’altra stagione, ma il prezzo rischiamo di pagarlo oggi”

REGGIO EMILIALa vecchia stagione edilizia per Reggio Emilia continua a dimostrare tutti i suoi limiti. L’ipotesi di intervento nel parco del Quinzio ne è la dimostrazione lampante: rischia di essere oggetto di intervento edilizio dopo essere stato utilizzato dalla collettività per almeno 30 anni, da parte di Edilgrisendi che ne vanta il diritto di proprietà.

Le concessioni edilizie che siano del 1984 o del 2011 sono ascrivibili a un’altra stagione, ma il prezzo rischiamo di pagarlo oggi. Inoltre, questo intervento riveste un consistente interesse collettivo data la ricca frequentazione del parco nel corso di tutti questi anni.

Se poi è nell’elenco del censimento dei parchi pubblici, è compito di tutti, costruttori compresi, trovare ogni possibile soluzione per difenderlo e tutelarlo come bene materiale e immateriale. Lì si dispiegano relazioni fonte di benessere, integrazione di rapporti tra generazioni, avvengono le tappe del diventare comunità nel conoscersi e riconoscersi. Solo nei parchi, di cui andiamo orgogliosi, avvengono tanti processi insostituibili.

Come per l’area di via Francia, cui la curia, nelle parole del vescovo che vorremmo vedere confermate a tutti gli effetti, rinuncia ai diritti edificatori, auspichiamo altrettanto faccia Edilgrisendi in zona Quinzio. È sotto gli occhi di tutti come l’eccessivo consumo di suolo maturato negli anni e la contrazione del mercato edilizio debba imporre di cambiare paradigma in forma radicale.

Il Comune di Reggio Emilia ha iniziato l’iter di approvazione del Piano Urbnistico Generale (PUG) che ha intenzione di ridurre in maniera cospicua le aree edificabili per proporre un quadro di rigenerazione urbana in netta discontinuità a quanto precedentemente programmato.

Rimane il nodo di quanto concesso durante le amministrazioni precedenti che deve cercare di trovare altre soluzioni. I proprietari dei diritti acquisiti devono convincersi che quanto avevano pianificato necessita di una nuova ottica e riconvertirsi a interventi di recupero, anziché di costruzione ex-novo.

Paola Mistrali, Nadia Venturelli, Elio Cadoppi, Pierino Nasuti componenti del Coordinamento “Coraggiosa” RE