Iren, stipendi dei manager invariati nel 2020

8 aprile 2021 | 17:05
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Iren, stipendi dei manager invariati nel 2020

L’assemblea degli azionisti il prossimo 6 maggio si esprimerà con un voto vincolante sulle politiche di remunerazione per il 2021

REGGIO EMILIA – Il Covid non ha intaccato gli stipendi dei manager di Iren, che nel 2020 risultano praticamente invariati rispetto all’anno precedente. Emerge dalla corposa documentazione allegata alla convocazione dell’assemblea degli azionisti, che il prossimo 6 maggio si esprimeranno con voto vincolante sulle politiche di remunerazione per il 2021, e consultivo sui compensi erogati l’anno scorso.

In dettaglio i costi del Consiglio di amministrazione della multiutility, composto dai tre manager apicali (il presidente Renato Boero, il vicepresidente Moris Ferretti e l’amministratore delegato Massimiliano Bianco che ricopre anche la carica di direttore generale) piu’ 12 consiglieri, sono in linea con quelli del 2019, attestandosi sui 1,2 milioni. Ma con alcune differenze di dettaglio per le singole posizioni. Massimiliano Bianco, ad esempio, ha incassato quest’anno 448.000 euro lordi (8.000 euro in piu’ rispetto al 2019). La componente fissa del suo stipendio, infatti e’ salita dai 316.000 euro del 2019 a 329.000 euro, cui si aggiungono 104.000 euro di bonus e altri incentivi e 14.600 euro di benefit non monetari.

Entrambe queste voci risultano in lieve calo rispetto a due anni fa. Bianco, il cui incarico e’ stato rinnovato fino al 2022, aveva nel 2018 incassato anche i bonus di lungo termine, accumulando un compenso di 726.000 euro. Il presidente di Iren Renato Boero ha guadagnato 5.000 euro in piu’, salendo da 168.000 a 173.000 euro, di cui 3.800 di benefit non monetari. Infine il vicepresidente Moris Ferretti, che nel 2019 aveva uno stipendio di 90.000 euro lordi l’anno è passato a 127.000 euro, ma solo perché aveva tre mensilità nell’anno precedente dato che era diventato vicepresidente in aprile 2019. Il tetto messo dai soci ai compensi dei manager era di 350.000 euro per l’ad (fissato nel 2016) e 247.000 euro per presidente e vice, come deciso nel 2019.

I guadagni dei dodici consiglieri di amministrazione, infine, oscillano tra i 23.000 e i 54.000 euro lordi annui, a seconda del numero delle sedute a cui hanno preso parte. La principale novita’ per il 2021 annunciata dal presidente del comitato per la Remunerazione Pietro Paolo Giampellegrini e’ “l’incremento del peso degli obiettivi di performance collegati alla relazione con gli stakeholders e ai parametri di sostenibilita’ ambientale (che sale ora al 20%, ndr) nell’ambito dei sistemi individuali di incentivazione di breve periodo relativi al 2021 per l’amministratore delegato e i dirigenti con responsabilita’ strategiche”.

Gia’ annunciato anche l’aumento dei compensi del collegio sindacale, che sara’ rinnovato tra due mesi, perche’ “emerge un gap molto significativo tra il compenso deliberato dall’assemblea degli azionisti nel 2018 a favore del presidente e dei membri del collegio sindacale uscente ed i compensi per analoghe cariche previsti dal mercato di riferimento” (Fonte Dire).