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Il Ccfs chiude in utile e porta l’attivo patrimoniale a 738 milioni

16 aprile 2021 | 15:14
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Il Ccfs chiude in utile e porta l’attivo patrimoniale a 738 milioni

Boorea: “I dati presentati raggiungono e superano gli obiettivi e consegnano al Consorzio nuova stabilità e una rinnovata capacità di visione strategica sul medio-lungo periodo”

REGGIO EMILIA – Un attivo patrimoniale di 738 milioni e azzeramento dei debiti bancari. La chiusura dell’esercizio è in utile per 51.488 euro, ma, tenendo conto che nelle rettifiche sono presenti oltre 700mila euro di accantonamenti generici e prudenziali, in realtà il risultato prima delle imposte da pagare è positivo per oltre 400mila euro. Di seguito il commento di Boorea, socio principale del Ccfs.

Scrive Boorea: “Si tratta di un risultato estremamente positivo e non scontato, conseguito anche grazie alla solidità del patto che lega Ccfs alla sua base sociale, decisiva anche nel ridurre l’esposizione debitoria. In questa simbiosi – che ben esemplifica le caratteristiche del mondo cooperativo – si possono ritrovare le ragioni del prestigio e della solidità del marchio Ccfs. I dati presentati raggiungono e superano gli obiettivi e consegnano al Consorzio nuova stabilità e una rinnovata capacità di visione strategica sul medio-lungo periodo”.

Continua Boorea: “Oggi si raccolgono i frutti di un lavoro pluriennale che ha dovuto fare i conti con momenti molto complessi su cui si sono dovuti cimentare gli amministratori passati e quelli attuali. Le difficoltà aziendali di questi anni e le crisi finanziarie inasprite dalla pandemia Covid19 hanno imposto un duro lavoro di riassetto del business che ha trovato un momento di apice proprio in corrispondenza del primo lockdown 2020. In quella fase la determinazione e la capacità del gruppo dirigente del consorzio e la forte convinzione di tutta la base sociale hanno permesso l’elaborazione coraggiosa e l’approvazione di un Piano Strategico 2020-2022 su cui gli attuali amministratori hanno ottimamente operato ottenendo i buoni risultati oggi rappresentati”.

E conclude: “Un esempio quindi di buona cooperazione che consente di avere uno strumento finanziario capace di accompagnare lo sviluppo della base sociale, utile quindi a tutto il sistema e alla stessa Boorea che negli anni ha sostenuto la crescita e la nascita di tante realtà cooperative, a partire dai Workers buyout”.