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Federconsumatori: “Troppi soldi sui conti correnti, a rimetterci saranno i clienti”

21 aprile 2021 | 14:45
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Federconsumatori: “Troppi soldi sui conti correnti, a rimetterci saranno i clienti”

Scrive l’associazione: “Con la solita modalità del silenzio/assenso i costi anche per clienti con pochi euro sul conto lieviteranno”

REGGIO EMILIA – Troppi soldi sui conti correnti. A fine marzo 2021 i depositi sui conti correnti italiani ammontano a 1.745 miliardi di euro. Questa grande liquidità porta le banche ad avere, a loro volta, costi maggiori imposti dalle regole della Bce. Siccome le banche non intendono accollarsi totalmente questi costi li scaricano sui conti correnti dei loro risparmiatori.

Tra gli istituti c’è chi incentiva fortemente ad investire, c’è chi impone commissioni elevate (anche di oltre 30 euro al mese per chi ha sul proprio conto importi superiori a 100 mila euro) c’è Fineco che minaccia di chiudere i conti con depositi superiori a 100 mila euro in assenza di un portafoglio titoli o di una forma di investimento. C’è Unicredit che ha deciso di spalmare i maggiori costi su tutti i correntisti titolari di un conto My Genius. Infatti da luglio il canone mensile del conto corrente My Genius aumenterà fino al 70%.

In pratica, a partire dal primo luglio 2021, il costo mensile di My Genius, salirà da 1,78 a 3,03 euro. Aumenti più rilevanti riguardano il contratto “transazionale silver” (da 7,72 a 10,05 euro), il “transazionale gold” (da 10,83 a 14,42 euro) ed il “transazionale platinum” (da 19,97 a 23,56 euro).

Una comunicazione quella di Unicredit avvenuta a fine marzo ’21, attraverso una modifica unilaterale del contratto, dove Unicredit dichiara: “Il contesto di mercato in cui il sistema bancario si trova a operare è recentemente mutato, impattando in modo crescente sull’attività bancaria e in particolare sulle attività di deposito, gestione e remunerazione della liquidità di conto corrente”.

Scrive Federconsumatori: “Con la solita modalità del silenzio/assenso i costi anche per clienti con pochi euro sul conto lieviteranno. Per i consumatori la tendenza a lasciare i propri risparmi sul conto, oltre all’incertezza per la pandemia, è sicuramente determinata dagli avvenimenti degli ultimi anni. La nostra provincia in particolare ha sofferto molto per i risparmi mal riposti: dai diamanti a forme di investimento opache, poco trasparenti e troppo spesso incentivate tramite premi di risultato. Per arginare il problema, al posto di tentare di riacquistare la fiducia dei clienti, ora le banche adottano decisioni arbitrarie e unilaterali, come la chiusura del conto, o un aumento di costi per tutti i correntisti. Una politica a nostro avviso poco lungimirante che scarica i costi sulla clientela in un momento di forte difficoltà economica e sociale.
Oggi è il turno di Unicredit, ma non vorremmo che anche altri istituti si muovessero in tale direzione”.

Continua l’associazione: “Pensiamo poi che tali aumenti vanno ad unirsi, creando così la tempesta perfetta per i consumatori, all’adeguamento della normativa default bancario, dove basteranno importi anche piccolissimi (es. 100 euro) di rosso sul conto per 3 mesi continuativi per rischiare di essere segnalati come cattivi pagatori. Invitiamo tutti i cittadini interessati da tali aumenti o da pratiche tese a spingerli verso investimenti poco chiari, ad informarsi prima di firmare e a comparare costi dei conti anche di altri istituti di credito”.

Conclude Federconsumatori: “Per i clienti Unicredit ricordiamo che sarà fondamentale fare questa verifica entro il mese di giugno, diversamente – sempre per la politica del silenzio assenso – da luglio scatteranno in automatico gli aumenti.
Infine ricordiamo che la normativa prevede che la portabilità di un conto corrente presso altri istituti debba avvenire al massimo in 12 giorni”.