Case al posto del verde, proteste al Quinzio

8 aprile 2021 | 08:56
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Case al posto del verde, proteste al Quinzio

Il Comune precisa: “Area non pubblica ed edificabile”. Il M5S: “L’ente non riesce ad uscire dal paradigma del cemento”

REGGIO EMILIA – Case al posto del verde nel quartiere Quinzio di Reggio Emilia, dove monta la protesta dei residenti. L’intervento riguarda un’area di 9.000 metri quadrati in cui sorgeranno un condominio e alcune villette per un totale di 25 alloggi. Il terreno risulta edificabile sin dal 1984. Apparteneva in passato all’azienda ospedaliera e nel 2011 e’ stato inserito nell’accordo tra Comune, Ausl stessa e Unieco come contropartita per l’acquisizione di aree di proprieta’ della coop e necessarie per la realizzazione del Core.

Dopo il fallimento di Unieco, l’area e’ stata acquisita di recente dall’impresa di costruzioni EdilGrisendi che ora si appresta a realizzare il complesso residenziale. A spiegarlo e’ il Comune, che quindi precisa: “Non si tratta di un parco pubblico o di un’area sportiva, non e’ di proprieta’ comunale ed e’ edificabile”. L’amministrazione ricorda pero’ che nella zona, con l’ultima variante al regolamento urbanistico ed edilizio “si sono trasformati circa 85.000 metri quardi di aree potenzialmente edificabili a verde privato senza capacita’ edificatoria, con la conseguente cancellazione di oltre 100 alloggi”.

Il Movimento 5 stelle pero’ va all’attacco: “Il bluff del Comune che ferma ogni cementificazione crolla davanti al ‘caso Quinzio’. Non dimentichiamo poi chi ha realizzato quei piani particolareggiati. Gli stessi ora al potere”, dice il capogruppo in sala del Tricolore Gianni Bertucci. “Per questo- aggiunge- vediamo praticamente impossibile un dialogo con il Pd di Reggio Emilia. Non ha la forza di uscire dal paradigma del cemento”.