Tumore al seno, Reggio Emilia testa mammografia innovativa

31 marzo 2021 | 16:46
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Tumore al seno, Reggio Emilia testa mammografia innovativa

Con una nuova apparecchiatura sperimentata per la prima volta in Italia

REGGIO EMILIA – All’ospedale “Santa Maria Nuova” di Reggio Emilia e’ stato eseguito un intervento di biopsia al seno su una paziente colpita da tumore alla mammella, utilizzando per la prima volta in Italia una nuova strumentazione medica. Il dispositivo rientra tra quelli per la diagnostica per immagini ed effettua la mammografia con “mezzo di contrasto” (CEM), procedura che consente una definizione precisa dell’invasivita’ del tumore in fase pre-operatoria, fornendo un’informazione fondamentale per una corretta programmazione chirurgica.

L’azienda produttrice della macchina, la statunitense General Electric, ha scelto la citta’ del Tricolore come terzo centro di sperimentazione in Europa (dopo Parigi e Barcellona) iniseme ai solo altri tre al mondo ubicati in Stati Uniti e Canada. “Un’ulteriore conferma delle straordinarie capacita’ dei nostri professionisti sanitari, riconosciute anche a livello internazionale”, sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

“Anche nella fase complicata che da un anno a questa parte vede la nostra sanita’ impegnata notte e giorno a combattere la pandemia, la ricerca va avanti per individuare nuovi approcci terapeutici, e garantire le cure piu’ avanzate”. Per questo, conclude Donini, “siamo orgogliosi e soddisfatti che una struttura ospedaliera dell’Emilia-Romagna sia stata scelta per partecipare a un progetto di ricerca cosi’ avanzato e possa fare da apripista in Italia nella diagnosi di una malattia che ancora colpisce molte donne”.

La nuova tecnologia, spiega il direttore della Struttura di Radiologia dell’Ausl di Reggio Emilia Pierpaolo Pattacini, “consente una rapida e agevole esecuzione della procedura diagnostica. Dedicheremo uno studio ad approfondire il grado di precisione nel condurre il prelievo bioptico all’interno dell’area sospetta, dove si presenta l’accumulo del mezzo di contrasto, e al confronto con la tradizionale biopsia guidata dalla semplice mammografia”.

Anche in questo caso, chiude Pataccini, “l’attivita’ di ricerca si conferma un momento importante del nostro impegno professionale, che non va mai a scapito dell’attivita’ ordinaria”. In provincia di Reggio vengono eseguite ogni anno circa 46.000 mammografie nell’ambito dell’attivita’ di screening al seno e altre 16.000 per pazienti sintomatiche, fuori dalla campagna di prevenzione o gia’ operate, oppure per monitoraggio e prevenzione del tumore per cause di ereditarie. In regione le mammografie di screening effettuate sono invece 350.000 l’anno.