Comune, il bilancio 2021 tra Covid e ripartenza

15 marzo 2021 | 14:27
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Comune, il bilancio 2021 tra Covid e ripartenza

Tasse ferme e aiuti a famiglie: gli investimenti sono aumentati del 70%

REGGIO EMILIA – Marcia sul doppio binario della “cura” e del “rilancio”, il bilancio preventivo del Comune di Reggio Emilia, illustrato in mattinata dal sindaco Luca Vecchi con l’assessore Daniele Marchi. La manovra – 190 milioni sulla parte corrente e 118 sugli investimenti (+70% dell’anno precedente) che arrivano a 160 nel piano triennale delle opere pubbliche – conferma da un lato tutte le politiche di sostegno per arginare gli effetti sociali ed economici della pandemia ancora in corso. Ma dall’altro imposta gia’ le basi per la ripartenza della citta’, con particolare attenzione al tema ambientale. Il bilancio sara’ presentato nel pomeriggio in Consiglio comunale e approvato subito dopo Pasqua. In dettaglio, resta innanzitutto invariata la tassazione per le quasi 79.400 famiglie reggiane.

L’addizionale comunale all’Irpef non viene ritoccata e si mantiene progressiva e con esenzione fino a 15.000 euro (la piu’ alta in regione). Sul lato entrate una novita’ e’ l’introduzione per legge del nuovo “Canone patrimoniale unico”, che aggrega le tasse per l’occupazione del suolo pubblico e per la pubblicita’, e prevede un gettito di 4,9 milioni di euro, pari all’ammontare dei singoli tributi che ha sostituito.

Per sanita’ e welfare il Comune mette in campo 60 milioni, in aumento di 16,3 (+2,4%) rispetto al 2020. Qui, ci sono in evidenza 21,5 milioni di euro per il fondo non autosufficienza e 1,74 milioni (+76,2% rispetto al 2020) per il fondo poverta’.

Aumentate anche le risorse dedicate alle agevolazioni della tassa rifiuti (Tari) che ammontano a 250.000 euro per le famiglie e 350.000 per le imprese. Le politiche educative sono supportate con 28,5 milioni. Un intervento sociale e’ previsto anche negli investimenti, con 14,2 milioni per la riqualificazione di strutture di welfare e di alloggi erp.

Una misura, quella su welfare ed Erp, presa per anticipare il contraccolpo sulla comunita’ della possibile sospensione del blocco degli sfratti e dei licenziamenti. Confermato infine l’importo dei trasferimenti alle societa’ partecipate (28,6 milioni) con un raddoppio specifico dei contributi all’Asp “Citta’ delle persone”. Gli investimenti sul 2021 ammontano dunque a circa 118 milioni cui se ne aggiungeranno 55 nel 2022 e 22 nel 2023.

Nel triennio si prevedono tra l’altro interventi per nove milioni di euro per l’attuazione del piano della mobilita’ sostenibile e 10,3 milioni di euro per il completamento e la manutenzione della rete ciclabile, piu’ 12,7 milioni di euro per la riqualificazione e riorganizzazione della viabilita’. Inoltre: 8,58 milioni per la riqualificazione e l’implementazione del verde, 6,7 milioni di per il potenziamento e l’ammodernamento di impianti sportivi, 3,42 milioni su beni culturali e 1,4 milioni per la manutenzione del Centro storico.

Infine un piano di edilizia scolastica da 13,7 milioni. Il piano completo delle opere sara’ illustrato venerdi’. Gli investimenti sono sostenuti dal Comune, oltre che con risorse proprie ricavate da economie e avanzi di bilancio, anche con nuovo debito. “I conti sono in ordine e abbiamo il margine per poterlo contrarre”, dice l’assessore al Bilancio Daniele Marchi.
L’assessore e’ fiducioso che anche quest’anno arriveranno trasferimenti dallo Stato, ma ne sottolinea comunque il valore e la necessita’. L’anno scorso per il Comune di Reggio sono stati di 45 milioni, mentre oggi partono oggi da una previsione di 35 milioni (meno 28,1%).

“E’ un bilancio – commenta il sindaco di Reggio Luca Vecchi – che non puo’ prescindere dall’era del covid in cui stiamo ancora vivendo e da come la pandemia abbia inciso dal punto di vista sociale, ampliando fragilita’ e poverta’”. Ma il 2021, aggiunge il primo cittadino, “riteniamo non debba solo essere un anno di risposta, ma anche di impostazione della ripartenza”. E’ comunque sempre, conclude Vecchi, “un bilancio per la comunita’, che punta ad aiutare i piu’ deboli e a non lasciare indietro nessuno”.