“Antistasis”, la resistenza dei Tazenda

27 marzo 2021 | 12:40
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“Antistasis”, la resistenza dei Tazenda

Un disco che incontra tradizione e innovazione, in cui si raccontano storie di vita comune tra debolezze, paure e speranze riposte nel futuro

SASSARI – «La musica è di tutti e non è un atto di coraggio: l’importante è farla per divertirsi, anche se non sempre così». Lo ha detto Gino Marielli dei Tazenda alla presentazione del loro nuovo album “Antistasis” uscito in versione cd e in digitale venerdì 26 marzo.

«Il titolo significa resistenza, dal greco classico – ha rivelato Gigi Camedda – Ognuno decide a cosa fare resistenza, più intelligente, più filosofica: non abbiamo alternative. Il disco era finito quando abbiamo scelto il titolo e si coniuga bene con il momento».

«Noi adulti torniamo a casa dei nonni o dei genitori e navighiamo nel passato tornando indietro bambini felici senza saperlo – ha aggiunto Gino – Ora nel presente che stiamo vivendo volevamo una parola che ne sintetizzasse il titolo».

“Antìstasis” è un disco che incontra tradizione e innovazione, in cui si raccontano storie di vita comune tra debolezze, paure e speranze riposte nel futuro.

«La realizzazione dei canti e delle basi è sempre stata tradizione e rock nella band, dal pop fino alla discomusic – ha sottolineato Nicola Nite – Cercando di mantenere la tradizione, e non è stato facile, c’è stato un enorme lavoro di sapore di canto sardo e di strumenti sardi all’interno del disco».

L’album contiene undici brani inediti più un remix in lingua sardo-logudorese e italiano, in cui si fondono il desiderio di esplorazione, l’attenzione di produzioni moderne e la ricerca della semplicità stilistica e vocale.

«Il contenuto è un compromesso tra le tendenze di noi tre – ha precisato Gigi – C’è il desiderio di esplorazione selvaggia di Gino Marielli, la mia attenzione per le produzioni moderne e la ricerca della semplicità stilistica e vocale di Nicola Nite. Le dodici canzoni sono venute fuori educate, pronte ad entrare in società. In certi momenti si sente per fortuna ancora la nostra adolescenza ribelle fatta di prog e di Beatles, a volte ruspante e a volte concreta. Ogni brano ha una sua storia: chi nel testo che trasuda vita vissuta, chi nella melodia che risente influenze lontane».

Questo nuovo album dei Tazenda ha avuto un parto molto lungo.

«Pubblicare “Antìstasis” è una vera liberazione – ha sostenuto Gino – Tre anni di scelta dei brani, sessioni in studio iper tecnologiche, ma anche tutti in sala intorno ai grandi microfoni insieme per cantare all’antica. Divertimento e sofferenza: quando tutto fiorisce spontaneo è una vera goduria, la tua musica che nasce e cresce in modo florido. Quando qualcosa non ingrana, occorre ripartire con idee e creatività, pazienza e mestiere. Non è facile, ma è quello che sappiamo fare meglio: partorire musica».

Sono 15 anni che i Tazenda sono rimasti orfani del cantante Andrea Parodi.

«Andrea si è ammalato e se n’è andato – ha ricordato Gigi – Non viveva a Sassari, era di Porto Torres ma aveva deciso di trasferirsi a Cagliari; avevamo bisogno di vederci e ha passato un periodo molto delicato prima di lasciarci: continuo a vivere con noi, è sempre presente e il nostro manager è figlio di Andrea».

«Ho raccolto la sua eredità scegliendo la mia strada – ha confidato Nicola – Gino e Gigi hanno sempre lasciato esprimere la mia tonalità perché sono un’artista molto diverso: è stata una nostra fortuna, sono sempre stato me stesso e ho fatto mie tutte le sfumature del repertorio con molto rispetto e molta cura».

Ospiti dell’album sono i mitici Bertas.

«Sono i nostri antenati – ha scherzato Gino – Li abbiamo conosciuti tempo fa e ci hanno ospitati nella loro sala prova: siamo loro ammiratori e stavano per sciogliersi ma poi si sono ringalluzziti quando siamo arrivati noi e abbiamo avuto il piacere di ospitarli in questo nostro nuovo lavoro».

L’album contiene il nuovo singolo “La Ricerca del Tempo Perduto”, brano che trae fortemente spunto dalla canzone d’autore italiana con la sua tradizione di contenuti poetici e profondi e che parla di quel viaggio che ogni essere umano compie per trovare la sua strada.

Sempre venerdì 26 marzo, alle ore 20.00, il giornalista Mario Luzzatto Fegiz presenta “Antìstasis” in streaming sui canali social Instagram, Facebook e YouTube della band; alle ore 21.30, invece, il gruppo presenta dal vivo i brani del nuovo album sui loro canali social e su “Sa Radiolina” (canale 601 del digitale terrestre) dall’ex Carcere di San Sebastiano a Sassari.

«Crediamo ancora in quella forma espressiva che ha allietato il mondo dagli inizi del secolo fino ad oggi – hanno osservato Gigi, Gino e Nicola – I Beatles, Battisti, i Queen e tutti quelli che con il cosiddetto pop hanno contribuito a far trascorrere un po’ più felici le vite di milioni di persone: noi abbiamo soltanto aggiunto il nostro marchio di sardità ad un format comunicativo inossidabile: la canzone».

Dalla loro nascita nel 1988, i Tazenda hanno pubblicato 19 album (Antìstasis sarà il loro 20°) tra live, raccolte e studio.

«Abbiamo scelto di avere un rapporto come fossimo a scuola con tutte le nostre personalità – ha concluso Nicola – Abbiamo scelto di viverci a vicenda rispettandoci e vivendo a stretto contatto: le nostre vite si sono riversate su questo disco».