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Vaccinazione Covid ultra 85enni, l’Ausl: “Pronti a mille chiamate al giorno”

12 febbraio 2021 | 19:19
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Vaccinazione Covid ultra 85enni, l’Ausl: “Pronti a mille chiamate al giorno”

L’appello dell’Azienda: “Non serve prenotarsi tutti insieme”.

REGGIO EMILIA – I vaccini anti-Covid a Reggio Emilia? “C’e’ posto per tutti e dal 15 febbraio al 30 aprile riceveranno le dosi tutti quelli che lo vorranno, quindi un po’ di pazienza”. E’ l’appello dei vertici dell’Ausl, che si aspettano gia’ una settimana di fuoco, quando da lunedi’ apriranno le agende delle prenotazioni per immunizzare prima 14.000 persone di 85 anni compiuti e oltre e poi (dal primo marzo) 20.000 anziani tra gli 80 e gli 84 anni.

I sistemi per fissare un appuntamento – alle fiere di Reggio o nei centri prelievi degli altri quattro distretti sanitari sul territorio – sono diversi: dal nuovo numero telefonico dedicato, 0522 338799, (dal lunedi’ al sabato dalle 7.45 alle 18), agli sportelli Cup, dalle farmacie alle segreterie dei medici di medicina generale abilitate alla prenotazione. Oppure online attraverso il fascicolo sanitario elettronico, l’app Er Salute o il sito www.cupweb.it.

Ma a preoccupare l’azienda sono soprattutto le linee telefoniche, di cui hanno rafforzato il presidio con 16 nuovi operatori, “ma che hanno comunque dei limiti”, spiega il direttore generale Cristina Marchesi. “Diciamo che 1.000 chiamate al giorno sono gestibili tranquillamente”. L’invito, piu’ volte rinnovato, e’ quindi quello a non intasare i centralini o affollare gli sportelli, perche’ la somministrazione sara’ garantita. La “potenza di fuoco” dell’Ausl reggiana, ammonta oggi a 4.200 vaccini a settimana.

“In casa – spiega il direttore sanitario Nicoletta Natalini – ne abbiamo ancora 9.000, quindi sufficienti per tutta la prossima settimana”. E’ iniziata poi anche la somministrazione del vaccino di Moderna utilizzato per i pazienti a domicilio. Ad oggi su 16.500 reggiani vaccinati, 12.965 hanno ricevuto anche il richiamo, media che viene ritenuta “una buona copertura”.

Secondo Giorgio Mazzi, direttore dei presidi ospedalieri, si e’ intanto confermata questa settimana la tendenza di un minore impatto della circolazione del virus sulle strutture, al punto che i posti letto per i pazienti covid riconvertiti in ordinari sono scesi dai 300 dei mesi scorsi a 227. Le ultime “trasformazioni” riguardano 18 posti del reparto di cardiologia dell’ospedale di Guastalla e 26 in Medicina interna, a cui si aggiungono 10 posti in Medicina Interna all’ospedale Santa Maria del Comune capoluogo.