Scuola, da lunedì si parte a vaccinare con Astrazeneca

19 febbraio 2021 | 09:13
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Scuola, da lunedì si parte a vaccinare con Astrazeneca

Riguarda circa 120.000 persone: maestri, professori, educatori, operatori e collaboratori. Si prenota dal medico di base

REGGIO EMILIA – Prende il via in Emilia-Romagna anche la vaccinazione con il siero AstraZeneca al personale della scuola, con le prime somministrazioni a partire da lunedi’ prossimo, 22 febbraio. E per utilizzarlo, saranno arruolati i medici di famiglia.

La Regione ha infatti raggiunto l’accordo con i sindacati dei medici di medicina generale, intesa che poi e’ stata illustrata e condivisa anche con i sindacati della scuola e con le associazioni delle persone con disabilita’. Da lunedi’ si parte dunque col personale scolastico, circa 120.000 persone: maestri, professori, educatori, operatori e collaboratori, assistiti dal servizio sanitario regionale e che lavorano nelle scuole di ogni ordine e grado, nei servizi educativi 0-3 anni e negli enti di formazione professionale dell’Emilia-Romagna, potranno prenotare la vaccinazione dal proprio medico di base, con le prime dosi che saranno effettuate nei giorni successivi.

“La velocita’ di prenotazione e vaccinazione dipendera’ dalla disponibilita’ di vaccini”, precisa la Regione. Al momento, per il mese di febbraio in Emilia-Romagna sono disponibili circa 80.000 dosi di AstraZeneca. Al momento, sottolinea la Regione, questo tipo di vaccino “e’ il solo utilizzabile in totale sicurezza nell’ambito della medicina generale” per le sue modalita’ di conservazione. Inoltre, “ci sono fondate probabilita’ che gia’ nei prossimi giorni arrivi l’atteso chiarimento di Aifa rispetto al suo impiego, con il via libera all’utilizzo su persone fino ai 65 anni anche con patologie o condizioni che non sono associate a rischio elevato in caso di infezione da Covid”. Queste nuove indicazioni permetterebbero di allargare la platea di AstraZeneca anche alle persone con disabilita’.

Su AstraZeneca “l’ufficializzazione non c’e’ ancora stata- spiega la Regione- ma e’ attesa in queste ore”. Si e’ ritenuto quindi di “creare immediatamente le condizioni per avviare con la massima tempestivita’ l’offerta verso soggetti che meritano una attenzione massima”. La priorita’ viene data alle persone con disabilita’ presenti nelle strutture residenziali (circa 3.000), poi a quelle nei centri diurni (4.000) e a quelle in carico ai servizi (13.000). Tutti saranno vaccinati a cura delle Ausl del territorio. Le restanti persone con disabilita’ verranno individuate insieme alle associazioni e invitate a rivolgersi ai medici di medicina generale o ai servizi delle Ausl.

In base all’accordo con la Regione, i medici di base possono fare i ‘vaccinatori’ solo se hanno gia’ assunto almeno la prima dose di siero anti-covid. La Regione fornira’ le dosi a proprio carico, attraverso le aziende sanitarie, con le stesse modalita’ dell’antinfluenzale, mentre i medici si impegnano ad assicurare la corretta conservazione del vaccino (tra due e otto gradi) e rendicontarne l’utilizzo. “Un passo avanti importante- commentano gli assessori regionali Elly Schlein, Raffaele Donini e Paola Salomoni- estendiamo la campagna di immunizzazione ad altre importanti fasce di popolazione, alcune in condizioni di particolare fragilita’, altre in contatto con molte altre persone nell’arco della giornata”.

Potendo pero’ utilizzare al momento solo AstraZeneca, aggiungono gli assessori, “servira’ un cospicuo aumento delle forniture, per dare la necessaria continuita’ alla campagna e mettere in sicurezza il maggior numero possibile di persone. Grazie alla preziosa collaborazione dei medici di medicina generale, che anche in questa fase confermano l’importanza del ruolo insostituibile che rivestono”.