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Italiani e debiti: la situazione attuale e le possibili soluzioni

27 febbraio 2021 | 14:47
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Italiani e debiti: la situazione attuale e le possibili soluzioni

REGGIO EMILIA – In situazioni di necessità non è raro ricorrere a dei prestiti per far fronte alle spese e riuscire a “tamponare” almeno temporaneamente delle uscite impreviste. Nel momento in cui non si riesce a restituire l’importo ricevuto, però, possono sorgere non pochi problemi: è quanto accaduto ai 16 milioni di italiani segnalati ai SIC (banche dati creditizie come Crif, ad esempio). Ma in quali casi si viene segnalati e come risolvere la questione? Vediamolo qui di seguito.

La situazione del debito in Italia
Stando a quanto riportano gli ultimi dati di settore, dei 65,1 miliardi totali di debiti in Italia il 23% è relativo alle famiglie e il 77% alle aziende. L’importo del debito medio nella Penisola si aggira intorno ai 100mila euro, con picchi per le aziende di 215mila euro circa; per le famiglie invece si parla di 36mila euro in media. Tra le diverse regioni italiane sono tre quelle che da sole coprono il 40% del debito, ossia Lombardia, Lazio e Campania; alla base vi sono motivi legati all’aspetto demografico ed economico di queste regioni.

In quali casi si viene segnalati ai SIC e cosa succede?
Si viene segnalati come cattivi pagatori alle banche dati creditizie nel caso in cui non si è stati in grado di pagare una o più rate di un prestito o un mutuo, ma questa non è l’unica occasione in cui ciò accade: anche se si pagano in ritardo le bollette delle utenze per più volte consecutive si diventa cattivi pagatori. Le conseguenze della segnalazione ai SIC sono praticamente immediate, e sarà molto complicato riuscire a ottenere mutui e finanziamenti in futuro, con un conseguente minor potere economico, poiché banche e finanziarie saranno al corrente del fatto che si è stati segnalati per insolvenza e dunque inaffidabili.

Le possibili soluzioni sul tavolo

Come comportarsi in questi casi? Naturalmente la priorità è cancellare la segnalazione pagando tempestivamente la somma dovuta o, se non si è in grado di restituire l’importo in questione, ricorrendo a soluzioni come la cessione del quinto dello stipendio oppure il prestito per consolidamento debiti (solitamente affiancato a un’assicurazione vita). In quest’ultimo caso è bene informarsi e capire come funziona il consolidamento debiti su pagine apposite che spiegano nel dettaglio questa tipologia di prestito. Nel caso in cui, invece, la segnalazione non ha motivo d’essere in quanto imputabile a un errore, è possibile richiedere una rettifica dell’errata segnalazione e tornare così a una situazione regolare; se questi tentativi bonari non vanno a buon fine, si può chiedere un accertamento e ottenere anche un risarcimento.