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Affittano casa a Reggio Emilia, ma è una truffa: due persone denunciate

11 febbraio 2021 | 08:54
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Affittano casa a Reggio Emilia, ma è una truffa: due persone denunciate

Accusati di truffa un 42enne del Bangladesh e un 57enne di Velletri: vittima del raggiro una 29enne residente a Fabbrico

FABBRICO (Reggio Emilia) – Affittano casa a Reggio Emilia, ma è una truffa: denunciati dai carabinieri un 42enne del Bangladesh e un 57enne di Velletri. Vittima del raggiro una 29enne residente a Fabbrico a cui era stato proposto un appartamento in affitto vicino al centro di Reggio Emilia.

La 29enne, per motivi di lavoro, aveva intenzione a trasferirsi nel capoluogo e, navigando su internet alla ricerca di un appartamento, il 3 febbraio scorso si era imbattuta in un annuncio pubblicato sul sito www.subito.it dove veniva messo in affitto un appartamento vicino al centro di Reggio Emilia. La donna, a quel punto, ha contattato l’utenza dichiarandosi interessata all’appartamento. L’interlocutore ha fissato un incontro per domenica scorsa con la vittima che, per bloccare l’appartamento, ha detto di essere intenzionata a versare una caparra che veniva fissata in 1.100 euro che la donna ha versato secondo le indicazioni ricevute, in una Postepay evolution.

Successivamente, via WhatsApp, la vittima ha inviato le copie di avvenuto pagamento della caparra. Non solo non ha ricevuto alcuna risposta, ma, addirittura, è stata bloccata. A quel punto la donna è andata personalmente a Reggio Emilia dove aveva visto che l’appartamento era occupato da un’altra ignara famiglia. Quando ha capito essere rimasta vittima di una truffa la 29enne ha sporto denuncia ai carabinieri di Fabbrico.

I militari, al termine delle indagini, sono risalit agli odierni indagati ipotizzando peraltro che la truffa alla 29enne di Fabbrico potrebbe non essere l’unica portata a compimento dai due. Il fenomeno delle truffe di appartamenti fantasma dati in affitto, che consiste nell’offrire, tramite internet, appartamenti a prezzi convenienti, facendo leva sulla voglia di “risparmio”, è in continua crescita. Pertanto, per evitare spiacevoli sorprese, i carabinieri raccomandano di diffidare: dai prezzi troppo convenienti; da chi ha troppa premura di concludere “perché c’è un altro interessato al periodo”; da chi è troppo propenso a concedere sconti o ridurre troppo l’acconto; da chi si presenta come privato ma ha troppe casa da affittare; da chi non dispone di fotografie degli interni dell’abitazione.

Buona norma sarebbe in via prioritaria verificare i contatti dell’annuncio o quelli utilizzati (nominativo, numero di telefono, indirizzo email, iban o numero carta ricaricabile) mediante una semplice ricerca in internet associando il termine “truffa” e indicando le utenze telefoniche , qualcuno potrebbe averlo già scoperto ed averlo recensito negativamente.