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Usano account della mamma per vendite fantasma su Facebook: sorelle denunciate

10 gennaio 2021 | 14:47
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Usano account della mamma per vendite fantasma su Facebook: sorelle denunciate

Truffa in concorso l’accusa mossa dai carabinieri alle due donne abitanti a Sant’Ilario che hanno raggirato una 31enne di Boretto

BORETTO (Reggio Emilia) – Utilizzando l’account Facebook della madre hanno pubblicato su Marketplace di Facebook annunci relativi la vendita di stivali da donna di una prestigiosa marca. Grazie a questi, a una carta prepagata dove ricevere i soldi e all’utenza telefonica dove poter essere contattate, le due sorelle, mettendo a rischio la fedina penale della madre, sono riuscite ad insediarsi su Facebook.

Le trattative inizialmente sono state avviate con il servizio di messaggeria del social per poi proseguire via WhatsApp grazie al numero che veniva fornito all’acquirente. Quando sulla carta prepagata veniva accreditato l’importo richiesto il gioco era fatto, in quanto al pagamento non corrispondeva la spedizione della merce. Quando l’acquirente lamentava il ritardo, prima la venditrice la rassicurava per poi bloccarla su WhatsApp, inserendola nei contatti indesiderati in modo tale da non poter essere richiamata.

Le due sorelle di 32 e 26 anni, entrambe residenti a Sant’Ilario, sono state però identificate dai carabinieri della stazione di Boretto che le hanno denunciate per concorso in truffa. Una ha portato avanti la trattativa, l’altra, intestataria della Postepay, ha incassato il provento della truffa. La vittima, una casalinga 31enne di Boretto, volendosi regalare degli stivali della Ugg, dopo aver visto su Marketplace di Facebook un annuncio realtivo ala vendita di quanto cercato.

Ha contattato prima dalla messaggistica del social e poi via WhatsApp l’inserzionista concordando poi l’acquisto di quanto venduto per l’importo di 80 euro. Dopo aver versato il corrispettivo dovuto, non vedendo arrivare gli stivali, ha contattato la venditrice che, dopo averla rassicurata sulla spedizione, l’ha bloccata in modo tale da non essere più chiamata. Quando ha capito di essere rimasta vittima di un raggiro, la donna ha sporto denuncia ai carabinieri di Boretto.

Dopo una serie di riscontri tra la carta prepagata dove erano confluiti i soldi e l’utenza telefonica attraverso la quale erano corse le trattative, i carabinieri sono risaliti alle due sorelle che sono state denunciate per concorso in truffa.