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Consultazioni, “ConteTer” in salita: nel pomeriggio Iv e Pd al Quirinale

28 gennaio 2021 | 19:30
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Consultazioni, “ConteTer” in salita: nel pomeriggio Iv e Pd al Quirinale

Al via da questa mattina gli incontri tra il Presidente della Repubblica ed i gruppi di Camera e Senato

ROMA – Si apre la seconda giornata di Consultazioni al Quirinale. Oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella comincia gli incontri con i rappresentanti delle forze politiche, dopo gli incontri di ieri con le cariche istituzionali. Nella mattina l’incontro con i gruppi minori iscritti al misto, nel pomeriggio il turno delle forze di centrosinistra con LeU, Italia Viva e Partito Democratico. Domani saliranno al Colle i partiti del centrodestra e, infine, il Movimento 5 Stelle.

Renzi: “Ci dicano se siamo parte della maggioranza, altrimenti governo istituzionale”
“Su di noi abbiamo ascoltato parole al limite dell’insulto. Vogliamo sapere dalle altre forze politiche se ritengono Iv parte o no di una maggioranza“. Così Matteo Renzi al Quirinale. “Rimettiamo la valutazione a chi in queste settimane ha posto veti su di noi. Attendiamo di capire nelle prossime ore se vogliono coinvolgere Italia Viva o no. Nel caso devono discutere delle idee. Noi non chiediamo posti. Non ci mettiamo a barattare. Se non vi fosse questa disponibilità a discutere di politica siamo disponibili a un governo istituzionale“, aggiunge.

Leu: “Avanti con Conte come nel 2019 e allargare la maggioranza”
“Abbiamo dato disponibilità al presidente della Repubblica, che ringraziamo, a proseguire nell’esperienza di governo col presidente Conte. Un’esperienza fondata sull’alleanza M5s-Pd–Leu come fu nel 2019 e che possa allargarsi”. Così il capogruppo alla Camera di Leu Federico Fornaro al termine del giro di consultazioni al Quirinale. “Siamo fermamente convinti che l’Italia abbia bisogno di responsabilità istituzionale e coesione sociale, di un governo unito e affiatato in grado di affrontare le grandi sfide che abbiamo davanti: un piano pandemico e di vaccinazione, ripresa economica e Recovery Fund che e’ un fondamentale strumento per garantire riconversione ecologica, rivoluzione digitale e maggiore giustizia sociale”.

“Noi riteniamo che quando si apre una crisi al buio bisogna muoversi con prudenza e per step. Il primo step e’ verificare se questa maggioranza e questo premier che ha ottenuto la maggioranza assoluta una settimana fa alla Camera e al Senato quella relativa possa allargare la sua base parlamentare. Anticipare i passaggi futuri e’ sempre sbagliato, aggiunge Fornaro.

“In democrazia le elezioni sono una delle possibilita’, riteniamo che in questa fase di crisi debbano essere l’ultima possibilita’. In quel caso la legge elettorale non e’ una variabile indipendente per costruire l’offerta politica. Il sistema elettorale con cui si andrebbe a votare sarebbe il Rosatellum che per come e’ costruito spinge alle alleanze nei collegi uninominali. E’ evidente che sarebbe semplicemente folle se gli alleati di governo andassero divisi”, ha aggiunto. Andare divisi alle elezioni, spiega, “darebbe un vantaggio competitivo alla destra che metterebbe a rischio la costituzione perche’ con alcune simulazioni la destra potrebbe arrivare al 64% dei seggi alla Camera”.

Percio’ “sarebbe piu’ che ragionevole lavorare” a un soggetto unitario. I transfughi? “Ogni parlamentare risponde al proprio elettorato e alla propria coscienza. Credo che si debba tornare alla politica, al discorso di Conte in Aula che richiamava alla responsabilita’ di ognuno”, conclude Fornaro.

Salvini: “No al governo con Renzi, centrodestra o voto”
“Io non vado al governo a tutti i costi, l’unica alternativa al voto e’ un governo di centrodestra”. Lo dice Matteo Salvini, parlando fuori dal Senato. “Il Pd ha perso tutte le elezioni e vuole stare ancora al governo? Quelli che parlano di governi di salvezza nazionale parlano di salvare la propria poltrona. Io al governo con Di Maio, Zingaretti o Renzi per fare cosa? Io al governo con Renzi no”, aggiunge (fonte Dire).