Comune di Reggio Emilia, causa contro Lcc in appello il 4 maggio

11 gennaio 2021 | 17:06
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Comune di Reggio Emilia, causa contro Lcc in appello il 4 maggio

In primo grado l’ente è stato condannato a un risarcimento di 1,6 milioni di euro

REGGIO EMILIA – E’ fissata il prossimo 4 maggio la prima udienza in Corte d’Appello a Bologna per dirimere il contenzioso tra il Comune di Reggio Emilia e Lcc, l’azienda di costruzioni con cui nel 2010 l’amministrazione stipulo’ una convenzione per realizzare i lavori di riqualificazione urbana del quartiere “Compagnoni-Fenulli”, il piu’ grande comparto di edilizia popolare della citta’.

Lo annuncia oggi in Consiglio comunale l’assessore Nicola Tria in risposta ad un’interpellanza di Forza Italia in cui il capogruppo, Claudio Bassi, ha chiesto conto del verdetto di primo grado emesso dal tribunale reggiano a luglio dell’anno scorso, che ha visto il Comune soccombente e condannato a risarcire alla controparte 1,6 milioni.

Una somma gia’ prevista in bilancio, ma non ancora erogata, dovuta dall’ente locale perche’ nel 2014, in qualita’ di stazione appaltante, rescisse il contratto con l’azienda a causa del “grave ritardo” nei lavori eseguiti e della “unilaterale ed ingiustificata interruzione dell’attivita’ di cantiere da parte dell’impresa”. Nel 2015 Lcc ha fatto ricorso al Tribunale ordinario di Reggio, lamentando a sua volta di non aver ricevuto i compensi che a suo dire le spettavano.

A fronte di opere da eseguirsi pari a 10,8 milioni, prevedeva in particolare la convenzione, la ditta avrebbe ricevuto come corrispettivo in parte beni immobili (aree) del valore stimato di 6,4 milioni e la differenza in moneta liquida. Fino a quel momento (agosto 2014) l’azienda aveva realizzato opere per un valore pari a 5,9 milioni ottenendo in controvalore un lotto da 700.000 euro e tre milioni e mezzo in contanti.

Il 4 maggio, specifica l’assessore Tria, i giudici si esprimeranno tra l’altro sulla sospensione dell’esecutivita’ della sentenza. Il Comune ha poi previsto di erogare anche 18.000 euro di compenso ai due legali dell’avvocatura civica che negli anni si sono occupati del contenzioso. Uno di questi e’ l’ex dirigente del Servizio legale Santo Gnoni, ora in pensione, che nel frattempo ha avviato una causa contro i suoi ex datori di lavoro.