Rettifica Corghi di Novellara, ancora scioperi

18 dicembre 2020 | 14:58
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Rettifica Corghi di Novellara, ancora scioperi

La Fiom: ”Incomprensibile l’intransigenza di azienda e Unindustria”

NOVELLARA (Reggio Emilia) – Prosegue la mobilitazione dei lavoratori alla Rettifica Corghi di Novellara per il rinnovo del contratto aziendale. Anche questa settimana sono state effettuate 32 ore di sciopero e i lavoratori hanno votato in assemblea per proseguire in sciopero anche a Gennaio, nel caso in cui non si sbloccasse la situazione a livello aziendale. Con lo sciopero di oggi i lavoratori hanno già effettuato 60 ore di sciopero.

“Stupisce l’atteggiamento di Confindustria che asseconda l’intransigenza dell’impresa su una posizione politica che non registriamo in altre aziende – spiega Emiliano Borciani, funzionario Fiom Cgil – abbiamo dimostrato ripetutamente la nostra disponibilità al dialogo e alla mediazione, ma l’azienda ha assunto una posizione incomprensibile”.

Secondo il sindacato l’azienda avrebbe dato una disponibilità a riconoscere un premio legato ai risultati ma non ne avrebbe data alcuna in merito alla richiesta di aumenti strutturali da parte dei lavoratori. Per queste ragioni la Fiom e le Rsu, considerato che i lavoratori della Rettifica Corghi non hanno diritto alla mensa retribuita (come la maggioranza dei metalmeccanici reggiani) hanno chiesto un buono pasto compensativo, che integrasse in parte il costo mensa.

“Con questa proposta siamo andati incontro all’azienda, nel tentativo di abbattere i costi ma comunque riconoscere un nuovo diritto” spiega il sindacato.

“Nemmeno questa proposta è stata accettata e i lavoratori si sono resi conto che la posizione dell’azienda non ha ragioni di carattere economico bensì di natura politica – continua Borciani – è un “no” di principio insomma e una posizione deleteria”.

La Fiom di Reggio Emilia sta appoggiando convintamente i lavoratori in questa vertenza, sapendo che si tratta di una richiesta di “base”, diffusamente riconosciuta ai lavoratori della nostra provincia. Proprio per questo la posizione dell’azienda risulta incomprensibile.

“Ci dispiace che i lavoratori stiano perdendo salario e continueranno a farlo con altre ore di sciopero a causa di un “niet” totalmente irragionevole verso le richieste dei dipendenti – conclude la Fiom -. I lavoratori si sentono umiliati da questo atteggiamento dell’azienda, per questo a gennaio ricominceranno gli scioperi, a meno che la pausa natalizia non dia il tempo alla proprietà di riflettere sulla situazione che si è creata. Come noi, una volta di più, auspichiamo”.