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Brusaferro: “L’indice Rt in crescita elemento di grave preoccupazione”

18 dicembre 2020 | 19:12
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Brusaferro: “L’indice Rt in crescita elemento di grave preoccupazione”
Brusaferro: “L’indice Rt in crescita elemento di grave preoccupazione”
Brusaferro: “L’indice Rt in crescita elemento di grave preoccupazione”

In 24 ore 17.992 nuovi casi e 674 vittime. Tasso di positività al 10%. Sale indice Rt a 0,86 a livello nazionale. Tre Regioni a rischio elevato, solo in 5 è basso

REGGIO EMILIA – Sono 17.992 i nuovi casi da coronavirus registrati in Italia da ieri a fronte di 179.800 tamponi effettuati, 674 i decessi. Sostanzialmente stabile l’indice di contagiosità che calcola il rapporto tra nuovi contagi e tamponi effettuati. Ieri era 9,8%, oggi il valore è al 9,9%. Continuano però a svuotarsi le terapie intensive per coronavirus, scese di 36 unità da ieri: oggi 2819, ieri 2855. In tutto però ci sono stati 189 nuovi ingressi. È quanto emerge dal quotidiano bollettino sul coronavirus emesso da Protezione Civile e Ministero della Salute.

“L’incidenza è in decrescita, 166 per 100mila abitanti, ma è ancora molto alta. Siamo ancora lontani dalla soglia di sicurezza. Inoltre la distribuzione dell’incidenza per regione è molto diversificata. quanto all’età media di chi contrae l’infezione è sotto 50 anni ma sono colpite tutte le fasce di eta’”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.

“C’è una decrescita lenta per l’occupazione dei posti letto ospedalieri, sia nel campo dell’area medica sia in quello delle terapie intensive. Per le intensive ci sono 4 regioni che superano a 30 giorni la probabilità di andare oltre la soglia critica del 30% di occupazione dei posti.

“Le persone portatrici di più patologie se in una fase normale trovano un supporto, laddove c’è una pandemia ciò comporta che queste fasce di popolazione siano più a rischio e abbiano la più alta probabilità di decedere. Da qui l’importanza di proteggere tale fascia.

“Abbiamo un Rt che cresce e in alcune regioni cresce di piu’ e supera l’1. Rt è il primo indicatore a muoversi e poi viene seguito da nuovi casi, ricoveri e decessi. Quindi Rt in ricrescita è elemento di grave preoccupazione perche’ vuol dire che la trasmissione dell’infezione sta riprendendo quota”, ha aggiunto Brusaferro

Sono tre le regioni con l’indice di contagiosita’ Rt pari a 1 o superiore a 1 secondo il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, per il periodo 7-13 dicembre, aggiornati al 16 dicembre. Si tratta del Molise (1.18) , il Veneto (1.07) e la Lombardia (1). Il valore piu’ basso è riferito alla Valle d’Aosta e alla Campania che registrano 0,63.