Vaccino antinfluenzale, l’Ausl: “Quest’anno non basterà per tutti”

6 novembre 2020 | 15:40
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Vaccino antinfluenzale, l’Ausl: “Quest’anno non basterà per tutti”

L’azienda: “Ne abbiamo ricevute il 32% in più dell’anno scorso, ma abbiamo deciso di dare la priorita’ alle categorie per cui il vaccino contro l’influenza e’ ‘raccomandato’ e per coloro che svolgono un servizio pubblico”

REGGIO EMILIA – Quest’anno in provincia di Reggio Emilia il vaccino antinfluenzale non bastera’ per tutti. Lo annuncia il direttore sanitario dell’Ausl Nicoletta Natalini, che spiega: “Ieri abbiamo ricevuto l’ultima consegna di quantitativo dei vaccini, che da domani i medici di medicina generale potranno venire a ritirare”. Si tratta in totale di 114.500 dosi, il 32% in piu’ delle 86.250 dell’anno scorso, ma una fornitura comunque non sufficiente a coprire tutte le richieste pervenute.

“Non riusciremo a soddisfare tutti i cittadini che si sono prenotati tramite il servizio di Igiene pubblica – prosegue Natalini – a cui lo comunicheremo nei prossimi giorni con un sms”. Il motivo, continua il direttore sanitario, “e’ che abbiamo deciso di dare la priorita’ alle categorie per cui il vaccino contro l’influenza e’ ‘raccomandato’ e per coloro che svolgono un servizio pubblico”. Sono quindi in particolare coperti gli ultra 65enni, i pazienti affetti da malattie croniche, le donne in gravidanza, tutti gli operatori sanitari pubblici e privati (compresi quelli che lavorano in Cra, Rsa e Hospice), i farmacisti e il personale della protezione civile e i volontari delle associazioni che effettuano trasporti sanitari.

“Le ditte che producono i vaccini – spiega ancora Natalini – hanno inziato a farlo da febbraio e, ad oggi, hanno raggiunto la capacita’ massima di produzione. Pertanto ottenere altre dosi, che la Regione sta cercando di reperire all’estero, non e’ neanche una questione di prezzo”. Almeno “grazie al Covid quest’anno stiamo combattendo piu’ efficacemente l’influenza, perche’ le richieste di vaccino sono molto aumentate”, commenta il direttore generale dell’Ausl Cristina Marchesi.

Che sottolinea pero’: “Sia chiaro che non fornendo il vaccino antinfluenzale, su cui abbiamo comunque numeri importanti, non si sottraggono possibilita’ di difesa contro il covid, da cui ci si protegge solo con il distanziamento e l’uso delle mascherine”. Al momento non si registrano casi di malati colpiti dall’influenza stagionale, il cui picco e’ tradizionalmente atteso tra i mesi di gennaio e febbraio (fonte Dire).