Sequestrata fabbrica di marijuana con oltre 500 piante

23 novembre 2020 | 11:54
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Sequestrata fabbrica di marijuana con oltre 500 piante
Sequestrata fabbrica di marijuana con oltre 500 piante
Sequestrata fabbrica di marijuana con oltre 500 piante
Sequestrata fabbrica di marijuana con oltre 500 piante
Sequestrata fabbrica di marijuana con oltre 500 piante
Sequestrata fabbrica di marijuana con oltre 500 piante

A Poviglio nella frazione di S. Anna: caccia a chi la gestiva. Le indagini dei carabinieri di Guastalla proseguono anche per accertare i canali di destinazione dell’ingente partita di droga in via di produzione. In azione anche i droni della Polizia Provinciale

POVIGLIO (Reggio Emilia) – I carabinieri hanno trovato, in un casolare della frazione di S. Anna di Poviglio, in via Pessina, una vera e propria fabbrica di marijuana suddivisa in reparti produttivi (coltivazione, irradiazione ed essiccazione). I militari hanno sequestrato oltre 500 piante dell’altezza di circa 30 cm e un avveniristico impianto di areazione, irradiamento e irrigazione grazie al quale era stata riprodota la corretta adattabilità per l’habitat di produzione dello stupefacente.

L’impianto irradiamento, areazione e irrigazione funzionava grazie alla fornitura di energia elettrica ottenuta attraverso un allaccio abusivo che, da un palo dell’illuminazione pubblica, giungeva ad un contatore posto a ridosso dello stabile adibito a fabbrica di marijuana. L’intero cascinale, dopo essere stato “svuotato” dell’ingente quantitativo di stupefacenti e dell’impianto installato per la produzione di marijuana, del valore di oltre 100.000 euro, è stato sequestrato.

Le indagini ora mirano a risalire a chi gestiva il business dato che i proprietari dell’immobile disabitato sono estranei all’illecita attività.

A portare i carabinieri di Poviglio, poi supportati dai colleghi della compagnia di Guastalla e della polizia provinciale di Reggio Emilia, che hanno supportato l’attività ispettiva con l’utilizzo di droni a loro in dotazione, nel cascinale oggetto del sequestro, sono state le segnalazioni giunte ai carabinieri di un sospetto sovraccarico elettrico registrato dalla società erogatrice dell’energia nel casolare che risultava disabitato.

Poiché negli anni passati analoghe segnalazioni avevano già portato a individuare alcuni casolari della bassa adibiti a “fabbrica” per la produzione di marjuana, i carabinieri sono intervenuti e hanno trovato la serra. I servizi di appostamento protratti per tutta la giornata di ieri e questa notte non hanno consentito ai militari di notare la presenza di nessuno per cui, anche nell’ipotesi che il proprietario si trovasse all’interno, alle prime luci dell’alba di oggi è scattato il blitz.