Rifiuti sotterrati in azienda agricola: tre denunce

19 novembre 2020 | 14:02
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Rifiuti sotterrati in azienda agricola: tre denunce
Rifiuti sotterrati in azienda agricola: tre denunce
Rifiuti sotterrati in azienda agricola: tre denunce
Rifiuti sotterrati in azienda agricola: tre denunce
Rifiuti sotterrati in azienda agricola: tre denunce

Il titolare e due operai di una ditta con sede tra la Bassa reggiana e la Val d’Enza accusati di smaltimento illecito

REGGIO EMILIA – Un’azienda avicola trasformata in discarica di rifiuti, forse pericolosi. Lo hanno scoperto i carabinieri Forestali di Reggio Emilia che, avvisati con una segnalazione, sono andati con i colleghi della stazione di Gualtieri nell’attivita’ – con sede tra la Bassa reggiana e la Val d’Enza – per un sopralluogo. Giunti sul posto i militari si sono trovati davanti un grosso escavatore ed un mezzo agricolo in attivita’ per scavare una fossa dove seppellire un’ingente quantita’ di rifiuti di difficile caratterizzazione, “tanto da non poter escludere la loro pericolosita’”.

Colti sul fatto un mantovano di 52 anni, estraneo all’azienda e un marocchino di 60 anni, dipendente di questa. Mentre il primo, alla guida dell’escavatore eseguiva la movimentazione di terra, l’altro trasportava senza sosta, sul mezzo agricolo adibito a muletto, i rifiuti che erano stati stoccati in una struttura in disuso del complesso zootecnico. Oltre alla buca, in cui erano depositati circa 10 metri cubi di rifiuti in attesa di essere sotterrati, i Carabinieri hanno notato una striscia di terra movimentata da poco, lunga 70 metri e larga 5.

Scavi a campione hanno fatto emergere anche qui rifiuti sotterrati. Al termine delle operazioni, nel complesso avicolo che conta 70.000 capi di tacchini ed una superficie zootecnica di circa 10 ettari, i carabinieri hanno quindi sequestrato i due veicoli meccanici, due aree interessate allo smaltimento de rifiuti di circa 2200 metri quadrati, la struttura utilizzata come deposito (circa 500 metri quadri) e un secondo deposito a cielo aperto, a diretto contatto con i terreni, di circa 200 metri quadri. Oltre agli operai e’ stato denunciato il titolare dell’azienda e proprietario di terreni: un 58enne mantovano.