Movida anticipata, il M5S chiede un giro di vite

9 novembre 2020 | 16:03
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Movida anticipata, il M5S chiede un giro di vite

Il consigliere Aguzzoli: “I sindaci del territorio concertino azioni per scoraggiarla”

REGGIO EMILIA – Piu’ controlli e azioni condivise con gli altri sindaci del territorio per assicurare il rispetto delle norme anticovid e disincentivare la movida che, dopo la chiusura dei bar alle 18 imposta dall’ultimo Dpcm, si scatena in centro storico nelle prime ore pomeridiane del weekend. Sono le misure chieste dal Movimento 5 stelle di Reggio Emilia, che le avanza oggi in Consiglio comunale con un ordine del giorno urgente a firma del consigliere Fabrizio Aguzzoli.

“Nel weekend appena trascorso – segnala il pentastellato – si sono registrati pericolosi assembramenti in bar e distese delle citta’ e della provincia con una sorta di ‘movida anticipata’, che rischia di vanificare ogni sforzo di prevenzione della diffusione dell’infezione da coronavirus, mette a rischio anziani e categorie piu’ fragili, oltre a mettere in crisi la tenuta del sistema ospedaliero reggiano”.

Questi “comportamenti irresponsabili da parte di una parte di persone che non comprende ancora la gravita’ della situazione – aggiunge Aguzzoli – rischiano in breve tempo di portare Reggio Emilia e non solo, in ‘zona arancione’ con gravi e ben prevedibili danni a tutte le attivita’ commerciali e non solo di ristorazione, che verranno chiuse, ma anche alle persone che non potranno piu’ uscire dal proprio Comune per svolgere attivita’ sane all’aria aperta nel tempo libero”.

I 5 stelle invitano quindi il sindaco, “massima autorita’ sanitaria della citta’” a “concertare un’azione comune con tutti i sindaci della provincia e con la Regione per mettere in atto una serie di azioni tese a disincentivare la cosiddetta ‘movida anticipata’, responsabile di assembramenti in bar, ristoranti e distese durante la settimana, ma soprattutto nelle giornate di venerdi’, sabato e domenica”. Inoltre a “disporre controlli serrati da parte delle forze dell’ordine, per verificare il rispetto delle indicazioni predisposte dal Dpcm attualmente in vigore”.

E infine “a favorire la promozione di pratiche virtuose di rispetto delle regole, attraverso testimonials reggiani del mondo dell’arte, della cultura e dello sport”, come i calciatori e i giocatori delle squadre cittadine di calcio e pallacanestro (tra l’altro colpiti anche loro con particolare incidenza dal covid).