Lettera Brigate rosse a sindaco, la città lo difende

11 novembre 2020 | 14:35
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Lettera Brigate rosse a sindaco, la città lo difende

Solidarietà a Vecchi da industriali, sindacati, sindaci ed esponenti di altri partiti

REGGIO EMILIA – Solidarieta’ e vicinanza al sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, destinatario, come altri amministratori locali, di una lettera di minacce firmata dalle “Nuove Brigate Rosse”, sono espresse da piu’ parti in citta’. Il coordinamento dei sindaci del territorio, guidato dal presidente della Provincia Giorgio Zanni, e’ compatto anche nel condannare l’accaduto: “Minacce ed episodi simili non devono accadere e non saranno mai tollerati, in special modo in questo momento in cui tutti noi ci troviamo impegnati in prima linea nella gestione dell’epidemia e dei complessi equilibri sociali che ne conseguono”. I sindaci reggiani, ribadiscono poi la loro “massima fiducia nelle indagini delle Forze dell’ordine, che sono gia’ in corso”.

Il presidente dell’associazione industriali di Reggio, Fabio Storchi, ha scritto personalmente al sindaco. “Desidero esprimerti il mio sostegno, la mia vicinanza in questi tempi difficili in cui la preoccupazione di molti trova sfogo nella follia di pochi”, si legge nella missiva. “Sono tempi complessi – prosegue Storchi – anche a causa di questa pesantissima emergenza sanitaria e sono convinto che dobbiamo piu’ che mai restare uniti, sostenere le situazioni di fragilita’ e isolare, fino ad annullarne la spinta distruttiva, coloro che cercano di approfittare della situazione per creare ostilita’ e disgregazione nelle gia’ provate comunita’”. Ne va, aggiunge il presidente, “del nostro futuro e noi imprenditori siamo al tuo fianco in questo momento critico”.

Per Cgil, Cisl e Uil provinciali “l’unita’ d’intenti per il bene comune sara’ la risposta piu’ efficace a chi vuole sfruttare un momento drammatico per il Paese solo per infondere paura e panico”. Il consigliere regionale di “Coraggiosa” Federico Amico, sottolinea: “L’impegno delle istituzioni nella gestione dell’emergenza non arretrera’ certamente di fronte a queste ignobili minacce”. La “pandemia e le restrizioni che questa sta comportando sono senz’altro fonte di preoccupazione e, in alcuni casi, di disperazione, questo non giustifica in alcun modo il ricorso alla violenza o il richiamo alla fosca stagione della lotta armata”. E’ “vigliacco – conclude Amico – chi oggi tenta di approfittarsi di una situazione grave che mina le nostre certezze e sovverte le nostre abitudini”.

Anche la Lega esprime solidarietà al sindaco e scrive: “Un gesto assolutamente infimo ed inqualificabile, che merita di essere condannato senza se e senza ma. Quando sono in gioco i valori democratici di un paese occorre fare fronte comune e combattere tutti uniti quelle organizzazioni che pensano di debellare il virus con la violenza e con il sangue. Un tale atto minatorio merita senza dubbio che vengano effettuate accurate indagini da parte delle forze dell’ordine per stroncare sul nascere eventuali attività eversive ed assicurare la legalità nel nostro territorio”.

I parlamentari del M5S esprimono “ferma condanna per queste vili minacce in un momento così delicato, dove le istituzioni sono impegnate a combattere la crisi sanitaria in corso. Auspichiamo che le indagini portino ad una celere individuazione dei colpevoli” .

I consiglieri comunali dei gruppi di maggioranza di Reggio Emilia esprimono solidarieta’ al sindaco Luca Vecchi per la lettera minatoria firmata “Nuove Brigate Rosse” ricevuta nei giorni scorsi. “Apprendiamo con preoccupazione la notizia”, sottolineano Palmina Perri (Reggio e’), Paolo Burani (Immagina Reggio) e Giacomo Benassi (+Europa). “Azioni di tale portata- aggiungono- non possono essere minimizzate e vanno condannate con fermezza. Ci sentiamo alla stessa stregua colpiti da gesti che mettono a repentaglio la democrazia della nostra citta’, gesti vigliacchi che ognuno dovrebbe condannare pubblicamente”. Dunque, concludono i consiglieri, “grande sostegno e solidarieta’ al sindaco Luca Vecchi e a tutti coloro che sono stati destinatari di quest’azione vile”.