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Il Comune cancella i nuovi edifici su suolo agricolo

25 novembre 2020 | 17:58
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Il Comune cancella i nuovi edifici su suolo agricolo

Presentato il nuovo piano urbanistico della “città sostenibile”

REGGIO EMILIA – Stop agli interventi edilizi fuori dal territorio urbanizzato. E’ una delle principali previsioni del Piano urbanistico generale (Pug) del Comune di Reggio Emilia, documento strategico di pianificazione dello sviluppo della citta’ per i prossimi 10 anni, che manda in soffitta il vecchio piano strutturale. In particolare, sfruttando la facolta’ concessa dalla legge urbanistica regionale che prevede un consumo di suolo massimo pari al 3% del territorio urbanizzato entro il 2050, viene di fatto cancellata l’eredita’ urbanistica degli ultimi trent’anni, in termini di nuove aree potenzialmente urbanizzabili in territorio agricolo. Il Pug, spiegano infatti il sindaco Luca Vecchi e il vice con delega all’Urabnistica Alex Pratissoli, “interviene solo sull’esistente e considera la rigenerazione urbana come unica opportunita’ per lo sviluppo della citta’”.

Le previsioni che comportano nuove espansioni risultano poi oggi alquanto contenute. Restano infatti validi solo i piani per i quali i soggetti attuatori hanno stipulato una convenzione con il Comune. Poiche’ l’amministrazione non approva nuovo piani residenziali dal 2015 e le convenzioni hanno una durata di 13 anni, si stima che il “volume di cemento” ancora utilizzabile in citta’ sia pari a circa 730 alloggi. La strategia e’ coerente con i provvedimenti assunti negli scorsi anni, nei quali si esclude la possibilita’ di realizzare nuove gallerie di commercio di vicinato fuori dal centro storico. Il tutto e’ infine organicamente ricompreso nella “sfida” del Pug della citta’ “dei 15 minuti”, con servizi raggiungibili a piedi in quel lasso di tempo per il il 75% dei cittadini entro il 2030.

Tra le implicazioni di questa indicazione, una ridisegnata mobilita’ sostenibile (confermato il progetto della Tranvia Mancasale-Rivalta) e l’ampliamento dei “confini” della citta’ storica, per insediare nei comparti che vi rientreranno -come la zona stazione- funzioni in grado di rivitalizzare i quartieri, a iniziare dai negozi di vicinato che migliorano il presidio sociale. Altro macrotema del piano e’ quello della “sfida ecologica”, dove con nuove aree verdi e altre azioni si punta a ridurre del 55% le emissioni di CO2 al 2030, fino a raggiungere la neutralita’ climatica al 2050. Il piano generale, frutto di un lavoro di circa un anno con un centinaio di incontri con i portatori di interesse della citta’ e’ comunque dal punto di vista amministrativo ancora agli inizi.

Il primo atto deliberativo sul Pug e’ previsto con “l’assunzione” da parte della giunta comunale entro il primo semestre del 2021. Successivamente sara’ possibile presentare osservazioni al piano, ed entro la fine del 2021 se ne prevede l’adozione in Consiglio comunale. La definitiva approvazione del documento e’ invece prevista per l’estate del 2022. Tuttavia, commenta il sindaco Vecchi, “anche in una situazione di pandemia come quella odierna, la citta’ sbaglierebbe a non pensare al suo futuro. Quello che presentiamo oggi e’ il percorso per una nuova citta’ che sta nascendo, quella della sostenibilita’”.

L’assessore Pratissoli evidenzia che tutte le future azioni “saranno accompagante dalla semplificazione delle procedure amministrative, ma anche da una forte attenzione per la legalita’, prevedendo ad esempio l’iscrizione alla white list degli esecutori degli interventi”.