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Green Economy, i dati dell’Emilia-Romagna

10 novembre 2020 | 16:21
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Green Economy, i dati dell’Emilia-Romagna

Sono tante le aziende, parliamo di oltre 6.000, che si sono distinte in questo settore: di cui 4.000 appartengono al settore servizi

REGGIO EMILIA – Fortunatamente le informazioni sulla regione non danno sempre cattive notizie: in Emilia-Romagna sono tantissime le aziende – parliamo di oltre 6.000 – che si sono distinte nel campo della green economy, di cui 4.000 appartengono al settore servizi. Quasi il 20% di queste aziende sono a Bologna, ovvero circa 1.100, cui segue Modena, Reggio Emilia e Parma.

Questi sono i dati rincuoranti emersi durante il convegno online sulle prospettive di sviluppo nella Green Economy nel territorio metropolitano organizzato da Città metropolitana di Bologna ed ART-ER moderato da Roberto Righetti, direttore di ART-ER e che ha visto la partecipazione anche di  Vincenzo Colla, Assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna.

Durante la mattinata, Enrico Cancila di  ART-ER ha presentato i numeri della Green Economy in Emilia-Romagna e nel territorio metropolitano sulla base dei dati dell’Osservatorio GreenER.    In particolare emerge come i settori dell’agroalimentare e della meccanica allargata siano i più rappresentativi. Dall’analisi di alcuni parametri economici, le aziende green della città metropolitana, in linea con gli andamenti regionali, sono le aziende green hanno performato meglio in  termini di ricavi, dipendenti, EBIDTA e valore aggiunto.

La Green Economy nel territorio metropolitano è l’insieme delle diverse esperienze fatte a livello locale: dal miglioramento dei processi produttivi delle aziende in termini di economia circolare, efficienza energetica, mobilità sostenibile al ruolo chiave assunto dagli Enti locali come promotori di progetti ed iniziative riconducibili al tema.La transizione verso un’economia verde a livello europeo pone importanti sfide per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi al 2050 che le imprese ed i territori devono saper cogliere.

Se le aziende e industrie stanno iniziando a invertire la rotta per il benessere del pianeta, ogni cittadino nel suo piccolo può aiutare questa svolta green, impegnandosi a modificare qualche abitudine che può fare la differenza. Ecco qualche consiglio:

1- Risparmia acqua. Sembra scontato ma lo spreco d’acqua è veramente tantissimo nella nostra società. Chiudiamo il rubinetto quando non ci occorre il getto d’acqua, che sia sotto la doccia, mentre ci laviamo i denti o se laviamo i piatti. La bolletta e il pianeta ci ringrazieranno!

2- Ripara gli elettrodomestici. Non buttare sempre tutto al primo accenno di malfunzionamento! Riparando si possono risparmiare materie prime, emissioni di CO2 e tanti soldi. Ovviamente è meglio contattare professionisti del mestiere, se hai bisogno di tecnici per la riparazione elettrodomestici a Reggio Emilia, cerca sempre società con certificazioni.

3- Spegni sempre i dispositivi in stand by. Anche se non ce ne rendiamo conto, i dispositivi elettronici lasciati in stand by incidono di molto sul consumo energetico.

4- Acquista nuovi elettrodomestici dalla classe A+. Certo, inizialmente la spesa per una lavatrice o un frigorifero in classe A+,A++,A+++ può sembrare più alta, ma sul lungo periodo rientreremo sicuramente dei soldi spesi e il pianeta ci ringrazierà.

5- Usa lampadine a basso consumo. Facciamo del bene all’ambiente risparmiando sulla bolletta con un semplice gesto: sostituiamo le lampadine di casa con quelle a basso consumo. Il taglio dei consumi e netto, fino all’80%, con una significativa riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.