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Evade dai domiciliari per la terza volta per cercare la droga: arrestata

27 novembre 2020 | 14:12
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Evade dai domiciliari per la terza volta per cercare la droga: arrestata

La 39enne foggiana era ai domiciliari dal giugno scorso in quanto tratta in arresto per stupefacenti nell’ambito dell’operazione Fast Car

REGGIO EMILIA – Si è ficcata nuovamente nei guai la 39enne foggiana M.S. che in giugno era finita agli arresti domiciliari in un’inchiesta antidroga dei carabinieri. In settembre l’evasione che aveva replicato martedì scorso finendo in manette. La scorsa notte la terza evasione per i medesimi motivi, come da lei stessa candidamente ammesso ai carabinieri della sezione radiomobile che l’hanno denunciata per evasione: “Stavo male e sono uscita per cercare metadone”.

E’ successo questa notte poco prima delle 2.30 quando un equipaggio della sezione radiomobile è andato nel domicilio della 39enne per verificarne la presenza in quanto ammessa a beneficiare dei domiciliari. Dopo aver suonato il citofono e appurato la sua assenza i militari l’hanno attesa per una mezz’ora per poi cercarla e trovarla lungo via Gorizia mentre era intenta a rincasare. Ai militari quindi la “giustificazione” della sua uscita arbitraria che gli è costata la denuncia.

La 39enne era stata arrestata l’11 giugno scorso nell’ambito dell’indagine denominata “Fast Car” condotta dai carabinieri reggiani mei confronti di 17 persone appartenenti ad un gruppo stabilmente dedito alla commissione di reati concernenti lo spaccio ed il traffico di sostanze stupefacenti continuati in concorso nonché di detenzione illegale di armi da fuoco.

Nel corso dell’operazione consistente nell’esecuzione di perquisizioni a carico degli indagati la 39enne era stata arrestata insieme ad altri 3 uomini per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.. L’operazione Fast Car rivelò che il canale di rifornimento della cocaina era quella campano e lo stupefacente immesso sul mercato reggiano era proveniente dal quartiere Scampia di Napoli. Il giro di affari stimato era di circa 10.000 euro al giorno.