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Covid, aumentano i casi in Italia: 29.003 nuovi contagi e 822 morti

26 novembre 2020 | 19:10
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Covid, aumentano i casi in Italia: 29.003 nuovi contagi e 822 morti

Il tasso di positività è risalito nelle ultime 24 ore: oggi siamo intorno al 12,4%

ROMA – I nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore sono 29.003, sulla base di 232.711 tamponi, 822 i morti. Il totale dei decessi dall’inizio dell’emergenza è di 52.850. Ieri i nuovi contagi nelle 24 ore erano stati 25.853, su 230.007 tamponi, mentre le vittime erano state 722.

In calo per la prima volta nella seconda ondata le terapie intensive che oggi sono 3.846. Ieri erano 2 in più i pazienti ricoverati in rianimazione, e cioè 3.848. In calo anche i ricoveri ordinari che oggi sono 34.038, ieri erano 34.313. Oggi sono dunque 275 in meno. Questi i dati del ministero della Salute nel bollettino della Protezione civile.

“La curva dei contagi si sta finalmente raffreddando, se non congelando- ha commentato il commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri-. “Per la prima volta dopo tanto tempo il numero delle terapie intensive cala, è un segno di speranza grazie alle misure intraprese. I dati si vanno consolidando e i numeri ci confortano sulle scelte fatte”.

“Il nemico è ancora forte come nella prima ondata ma non è più sconosciuto. Ora ci sono le possibilità almeno di contenerlo, non siamo in grado ancora di sconfiggerlo. Per quello servirà un vaccino” ha rassicurato Arcuri, ricordando poi che “nel mondo ci sono quasi 60 milioni di contagiati, negli Usa è contagiato un abitante ogni 26, in Europa uno ogni 41”.

Sui dubbi riguardo l’utilizzo dell’applicazione ‘Immuni’, il commissario spiega: “Dieci milioni di persone hanno effettuato il download dell’app ma per ora non ha sortito gli effetti sul ‘discovery’ dei contagiati che ci si poteva aspettare. Prima di comprendere le ragioni del fenomeno vorrei capire perché ci sono così pochi casi scoperti rispetto ai download. È uno strumento importante, c’è bisogno di mutua collaborazione tra app e colui che la scarica. Forse il nostro messaggio non è stato sufficientemente potente”.

“Il miglior regalo di Natale sarà tenere alta la guardia, mantenere lo stesso senso di responsabilità e metterci in condizione di attendere con minore ansia e preoccupazione una curva dei contagi accettabilmente gestita e l’inizio della campagna di vaccinazione di massa- spiega Arcuri-. “Le scuole per noi sono sinonimo di dolore. Oggi prendiamo atto che le misure stanno portando i risultati auspicati; nelle prossime settimane ci sarà tempo di discutere una riapertura dopo l’Epifania” (fonte Dire).