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Coprifuoco alle 22 e autodichiarazioni tra Regioni “rosse”

3 novembre 2020 | 18:08
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Coprifuoco alle 22 e autodichiarazioni tra Regioni “rosse”

Il dpcm potrebbe arrivare domani. Divieto di entrata e uscita nelle aree rosse e arancioni. Il nuovo decreto prevede l’Italia divisa per zone: rossa, arancione e verde

ROMA – I dati del Comitato scientifico regione per regione e poi, in serata, la firma del dpcm, che prevederà uno scenario differenziato in tre fasce di rischio ma anche limitazioni diffuse su tutto il territorio nazionale. A delineare lo sviluppo delle prossime ore è il viceministro all’Interno Matteo Mauri su Rai Radio1 a ‘Che giorno è’.

Slitta alle 17, però, nel frattempo, la riunione del governo con le regioni, le province e i comuni per acquisire il parere definitivo sul dpcm anticovid. Fonti parlamentari ipotizzano che il dpcm possa arrivare domani. Al momento i rappresentanti degli enti locali non hanno ancora visto il testo del provvedimento.

Coprifuoco nazionale alle 22
L’ultimo dubbio sul dpcm che dovrebbe vedere la luce in serata, e’ stato sciolto dal premier Giuseppe Conte in persona. Con una parte del Pd a favore dello stop alla circolazione alle 21 e Italia viva propensa alla chiusura un’ora dopo, il ragionamento che ha preso piede nel governo riguarda le attivita’ che effettuano vendita in asporto.

Consentire la circolazione delle persone fino alle 22 favorisce degli esercizi commerciali gia’ penalizzati dalla limitazione della vendita diretta. Favorevoli alla procastinazione anche le regioni. Al momento, con il testo del dpcm che viene consegnato alle regioni, non ci sarebbero altre questioni aperte.

E’ stata formalizzata, a quanto si apprende, la didattica in presenza fino alla prima media anche per le regioni rosse. Per le altre didattica in presenza fino alla terza media. Confermato anche il divieto di ingresso e uscita dalle regioni rosse, salvo motivi di lavoro, salute o necessita’. Al tavolo politico e’ stato sottolineato da piu’ parti, ad esempio dalla ministra Teresa Bellanova, l’importanza di assicurare ristori adeguati alle attivita’ che venissero chiuse a seguito del dpcm, e di inquadrare l’intero provvedimento in una cornice di consenso generale.

Territorio differenziato in tre fasce
Questa le tempistiche ipotizzate dal viceministro Mauri: “Oggi in serata, dopo i dati che verranno divulgati dal Comitato tecnico scientifico sulla curva, anche differenziati da regione a regione, ci sarà la firma perché immediatamente dopo entrerà in vigore il della differenziazione sul territorio con le tre fasce, dalla più preoccupante alla meno preoccupante, dentro cui si prevedono una serie di azioni obbligatorie che stringano ancora di più rispetto sostanzialmente alla circolazione di persone. Oltre a quello ci sono alcuni pro“. Insomma, spiega il viceministro, il tentativo è quello “di aumentare il livello di controllo della curva ovunque ma differenziarlo da realtà a realtà, proprio per incidere il meno possibile sull’aspetto economico che al governo è assolutamente presente e uno degli aspetti importanti di cui dobbiamo tenere conto”.

Autodichiarazioni per spostarsi tra le Regioni con più contagi
Poi sugli spostamenti: “Per gli spostamenti tra le regioni con alto indice di infezione ci dovranno essere le autodichiarazioni, le stesse che dovranno essere usate all’interno delle singole realtà comunali o regionali per chi si dovrà muovere oltre l’orario di chiusura serale e notturna. Rispetto alle manifestazioni noi diciamo una cosa chiara: le istituzioni difendono fino in fondo il diritto dei cittadini e delle categorie di manifestare il loro dissenso in maniera pacifica democratica e non violenta ed è l’impegno assoluto da parte di tutti. Al contrario, verso coloro che si macchiano di crimini, che fanno manifestazioni violente e che hanno intenti che non hanno nulla a che fare con la difesa del benessere delle persone ci sarà l’assoluta inflessibilità come si è visto in questi giorni. Bisogna distinguere le brave persone dai criminali. E questa cosa deve essere molto chiara a tutti e con la collaborazione di tutti dobbiamo tenere distinte le due cose evitando che ci siano infiltrazioni” (fonte Dire).