Comune, il caso dirigenti infiamma il consiglio comunale

17 novembre 2020 | 12:16
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Comune, il caso dirigenti infiamma il consiglio comunale

Bocciata la proposta del M5S che chiedeva al Comune di costituirsi parte civile

REGGIO EMILIA โ€“ Il caso dei 26 dirigenti indagati per le presunte gare dโ€™appalto truccate per un valore di 27 milioni ha infiammato ieri sera la parte finale del Consiglio comunale di Reggio Emilia. A porre la questione in sala del Tricolore eโ€™ questa sera la consigliera Paola Soragni (M5s), che con una mozione โ€œautoemendataโ€ nel corso della seduta, impegna lโ€™amministrazione a costituirsi parte civile in una โ€œsuccessiva ed eventuale fase processualeโ€.

Spiega la pentastellata: โ€œIo mi auguro che se si arriveraโ€™ a processo le posizioni dei dirigenti indagati siano archiviate. Ma oggi il Comune deve prendere una posizione, deve dire da che parte sta: da quella dei dirigenti o dei cittadiniโ€. Soragni ricorda poi il tema, che lei stessa aveva sollevato a inizio anno, dei dirigenti a tempo determinato nominati senza gara pubblica e di cui aveva โ€œpredettoโ€ i nominativi.

Il Comune ha giaโ€™ preso dei provvedimenti in merito, sospendendo dalle commissioni di valutazione delle gare e per lโ€™affidamento degli incarichi esterni (su cui verte unโ€™altra inchiesta della Procura reggiana) le persone coinvolte nelle indagini. Secondo Claudio Bassi peroโ€™, capogruppo di Forza Italia, โ€œse ci si limita solo a chiedere se il Comune saraโ€™ parte civile, siamo in tempi assolutamente prematuri percheโ€™ non cโ€™eโ€™ stata nessuna richiesta di rinvio a giudizioโ€.

Sulla stessa linea lโ€™avvocato Nicola Tria, assessore comunale alla Legalitaโ€™. โ€œLโ€™impegno che si chiede alla giunta eโ€™ assolutamente prematuro. Siamo di fronte ad una mozione inopportuna ed ad una fuga in avanti che non mette nelle condizioni di fare un ragionamento con cognizione di causa, ma solo su valutazioni puramente astratteโ€. In questa mozione, continua Tria, โ€œsi parte dalla premessa che si sono concluse le indagini ed eโ€™ stato consegnato lโ€™avviso di conclusione delle stesse. Questo atto, che il Comune non ha ricevuto, apre una fase di interlocuzione difensiva che puoโ€™ dar luogo ad esiti che non necessariamente coincideranno con le richieste di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero. Quindi siamo in una fase in cui non si sa se uno o piuโ€™ persone saranno rinviate a processo e noi dobbiamo ragionare su questo aspettoโ€.

Inoltre, โ€œper valutare se costituirci parte civile non bastano le notizie apprese dalla stampa che ha ampiamente pubblicato nomi e imputazioni. Servono gli atti e dovremmo prima accedere al fascicolo, ma ora eโ€™ assolutamente troppo prestoโ€. Non si fa attendere la replica di Soragni: โ€œSe eโ€™ vero che eโ€™ troppo presto per sapere se si andraโ€™ a giudizio, non si capisce come mai lโ€™avvocato Tria, che difendeva uno degli indagati, ha rinunciato al mandato difensivo intuendo che poteva sorgere un conflitto di interesseโ€.

Insomma dice Soragni, โ€œqui serve una posizione ferma e la nostra come Movimento 5 stelle saraโ€™ dalla parte dei cittadiniโ€. Frena Gianluca Cantergiani, capogruppo del Pd: โ€œServe prudenzaโ€. E quanto alla scelta fatta dallโ€™assessore di non difendere piuโ€™ lโ€™indagato, โ€œeโ€™ stata difficile, ma fatta anche per evitare attacchi strumentali come quello che ha appena ricevutoโ€. Il documento dei pentastellati รจ stato bocciato con 18 voti contrari e 8 favorevoli (Fonte Dire).