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Aggressione a coppia, il sindaco di Correggio bandisce gli autori

3 novembre 2020 | 16:11
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Aggressione a coppia, il sindaco di Correggio bandisce gli autori

La Malavasi: “Nella nostra comunità non c’è spazio per gente così”

CORREGGIO (Reggio Emilia) – “Lo dico con fermezza: non c’e’ posto, nelle nostre comunita’, per persone di questo genere”. E’ il commento di Ilenia Malavasi, sindaco di Correggio, all’aggressione subita nella tarda serata di ieri da una coppia di origine marocchina, sequestrata e seviziata da cinque connazionali che sono stati arrestati.

“Prima di tutto – prosegue il sindaco – desidero ringraziare i carabinieri di Correggio e Novellara che, insieme ai loro colleghi di Reggio Emilia e Guastalla, in pochissimo tempo sono riusciti a far luce sulla vicenda e a individuare e fermare immediatamente i responsabili”. Segno “che nella nostra citta’ – sottolinea Malavasi – diversamente da quanto qualcuno per lucrare due voti in piu’ continua a dire, la sicurezza e’ un tema molto sentito e sul quale tutti, nei rispettivi ruoli, a partire dalle forze dell’ordine, stanno operando con il massimo impegno”.

L’episodio “e’ gravissimo, di una violenza inaudita e va condannato con nettezza, senza alcuna discussione”, aggiunge ancora il primo cittadino. “Queste persone, che, da quanto apprendo, non sono residenti a Correggio e che gia’ in passato si erano rese responsabili di disordini, devono sapere che la nostra citta’, il nostro territorio, si e’ sempre distinto per una tradizione di legalita’, accoglienza e difesa dei diritti e non puo’ tollerare in alcun modo episodi di questo genere”.

Nel venire a conoscenza “di questo atto di violenza – conclude Malavasi – sono rimasta molto colpita dalle modalita’ e dal susseguirsi dei fatti. Mi auguro, dunque, che al lavoro delle forze dell’ordine faccia ora seguito quello della magistratura, in modo da ribadire, ancora una volta, che qui non ci sono spazi, ne’ possibilita’, nonche’ alcuna disponibilita’ all’accoglienza per chi si rende responsabile di atti del genere” (fonte Dire).