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Testate Gedi in sciopero, la Regione chiama tutti

7 ottobre 2020 | 18:49
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Testate Gedi in sciopero, la Regione chiama tutti

Domani un summit in via Aldo Moro coordinato dall’assessore Colla con i sindacati e la proprietà

REGGIO EMILIA – Non perde tempo la Regione Emilia-Romagna: di fronte agli scioperi a raffica e alla crescente preoccupazione per la vendita delle testate del gruppo Gedi, convoca tutti domani al tavolo. Il vertice, coordinato dall’assessore regionale alle Attivita’ produttive, provera’ a far dialogare la proprieta’ (attesa all’incontro) con i sindacati e i lavoratori, anche oggi in sciopero. E anche altre Istituzioni tengono gli occhi puntati sulla vertenza.

“È necessario siano salvaguardate sia l’occupazione sia l’autonomia della testata”, dice il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, incontrando in municipio i rappresentanti del comitato di redazione della ‘Gazzetta di Modena’. Muzzarelli, insieme all’assessore Andrea Bortolamasi, ha espresso solidarieta’ ai giornalisti e ai lavoratori della Gazzetta ribadendo la necessita’ di “tutelare la qualita’ dell’informazione, soprattutto in una fase come quella che stiamo attraversando dove proprio gli organi d’informazione locali hanno dimostrato quanto possano essere preziosi nel garantire legami di comunita’”.

“È importante che ora – ha aggiunto il sindaco – venga fatta chiarezza sulle prospettive del quotidiano, dal punto di vista occupazionale e per evitare di disperdere un patrimonio di credibilita’ e autorevolezza costruito negli anni”. Analoghe le parole che arrivano dal primo cittadino di Ferrara, Alan Fabbri, che, “preoccupato per il protrarsi della situazione di agitazione dei giornalisti delle testate del gruppo Gedi coinvolte nella trattativa di vendita”, rinnova la solidarieta’ ai giornalisti de La Nuova Ferrara, e si augura “che la situazione venga al piu’ presto chiarita e il dialogo fra proprieta’ e comitati di redazione dia risposte utili e soddisfacenti per tutti”.

Per Fabbri, “le legittime richieste di garanzie vanno ascoltate con attenzione e le scelte future vanno sempre orientate alla tutela dei lavoratori e del pluralismo dell’informazione, in particolare quella locale, un patrimonio caro i cittadini”. Da Modena Federconsumatori non lesina critiche alla situazione che si e’ creata per la decisione cedere i quotidiani locali: “Un percorso piu’ che discutibile, quello di Gedi, senza alcun confronto preventivo, e non privo di opacita’. Atteggiamenti inaccettabili, anche perche’ accompagnati da un piano industriale fatto solo di tagli, riduzioni di attivita’ e di personale”.

La vendita di un giornale, manda a dire Federconsumatori Modena, “e’ un fatto che riguarda tutti, a partire dalla comunita’ modenese, dalla politica, dall’associazionismo, che debbono riconoscere alla Gazzetta di Modena ed a chi ci lavora il merito di raccontare in modo importante, giorno per giorno, quello che siamo, quello che facciamo, i nostri problemi e le nostre opportunita’. Il lavoro di questi mesi, attorno all’epidemia, e’ stato straordinario e non sufficientemente riconosciuto”. E dunque “la riduzione di quel servizio oubblico, la minore liberta’ d’informazione sono un tema di prima grandezza per la vita democratica della nostra comunita’”, avverte Federconsumatori dicendosi pronta sostenere le iniziative in difesa del giornale.