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S. Ilario, i carabinieri mettono in fuga la banda delle ville

25 ottobre 2020 | 14:19
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S. Ilario, i carabinieri mettono in fuga la banda delle ville

Fallisce il raid notturno in quartiere residenziale del paese: nell’auto i militari sequestrano il kit del perfetto ladro

S. ILARIO (Reggio Emilia) – Hanno rivolto le loro attenzioni furtive ai quartieri residenziali del comune di Sant’Ilario, ma i loro intenti non sono andati a buon fine grazie alla collaborazione dei cittadini che hanno segnalato al 112 la presenza nel giardino di un’abitazione di 3 malviventi che, quando hanno visto una pattuglia dei carabinieri di Sant’Ilario, sono fuggiti a piedi dileguandosi nel buio della notte.

Hanno abbandonato sul posto una Citroen C4 fittiziamente intestata a un pregiudicato irreperibile, risultato intestatario peraltro di ben 200 veicoli, che è stata sequestrata dai carabinieri. E mentre nell’intera zona sono affluite numerose pattuglie che hanno dato vita ad una vera e propria caccia all’uomo, la prova che gli ignoti fuggiaschi appartenessero ad una delle batterie della banda da delle ville è stata poi rivelata anche dal rinvenimento, all’interno del mezzo rubato, del classico kit del perfetto ladro tra cui due piedi di porco, tronchesi, martelli, mazze, cacciaviti, flessibili per aprire casseforti, guanti e cappellini per travisarsi e una ricetrasmittente.

E’ successo ieri sera, poco dopo le 20, quando una pattuglia della stazione di Sant’Ilario è intervenuta in via Unione Europe a Sant’Ilario dove un cittadino aveva segnalato al 112 la presenza furtiva di 3 sconosciuti che poi, come accertato, erano entrati in un’abitazione mettendo a soqquadro gli ambienti, rubando alcuni monili in oro da un cassetto senza riuscire ad aprire la cassaforte.

I militari sono intervenuti subito con i 3 malviventi che, all’arrivo dei militari, sono fuggiti abbandonando l’auto. Un rinvenimento “fruttuoso” quello dell’auto sotto l’aspetto investigativo. L’auto e gli attrezzi da scasso sequestrati saranno infatti sottoposti a rilievo finalizzati all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al Ris di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in banca dati.