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Covid: i casi scendono sotto i 10 mila

19 ottobre 2020 | 19:49
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Covid: i casi scendono sotto i 10 mila

Covid: i casi scendono sotto i 10 mila. Cinquantamila tamponi in meno. Le vittime sono 73. Sale l’incidenza dei positivi rispetto ai tamponi, 9,4%, Nuovo forte aumento in Campania. Sileri: “Al chiuso sempre la mascherina, anche in palestra”

REGGIO EMILIA – Scendono sotto i 10 mila i casi di positività al coronavirus. Nelle ultime 24 ore i contagiati sono stati 9.338. Si tratta del primo calo da una settimana. I tamponi effettuati sono stati 98.862. I deceduti sono 73. Lo rende noto il bollettino del ministero della Salute. Sale al 9,4% l’incidenza del numero di persone risultate positive rispetto al numero complessivo di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (precisamente il 9,44%).

Sono 134.003 le persone attualmente positive al Covid in Italia (7.766 in più rispetto a ieri). Di queste, 7.676 (+545) sono ricoverate nei reparti ordinari mentre 797 (+47) sono in terapia intensiva: 113 sono in Lombardia, 111 nel Lazio, 85 in Campania e 72 in Sicilia. I decessi hanno raggiunto quota 36.616 (+73)e i guariti sono in tutto 252.959 (+1498). I contagiati totali in Italia sono 423.578.

Nuovo, forte aumento dei positivi in Campania con un minor numero di tamponi mentre aumentano i posti letto occupati; i morti sono 21 ma, specifica il bollettino dell’Unità di Crisi regionale, riguardano il periodo dal primo al 17 ottobre e sono stati registrati ieri. Su 12.695 tamponi (14.256 precedenti) ci sono stati 1.593 positivi, di cui 79 sintomatici e 1.514 asintomatici. I guariti sono 123. Il totale dei positivi è di 27.412 unità e il totale dei tamponi è di 778.882. Il report dei posti letto complessivi indica in 85 quelli di terapia intensiva occupati (su 113 complessivi), in 884 quelli di degenza occupati (su 925 complessivi).

“Non c’è paragone. A marzo siamo stati investiti da uno tsunami, ora abbiamo delle ‘mareggiate’ in alcune aree d’Italia. A febbraio abbiamo avuto un impatto violento e immediato, per cui nessuno poteva esser pronto”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri in merito alla sua preoccupazioni per la situazione che vediamo oggi in Italia, a confronto con quella dello scorso marzo.

“Oggi quello che vediamo – ha aggiunto Sileri – è molto diluito rispetto al passato, e dobbiamo tenerlo diluito. Quello che è accaduto a febbraio-marzo è diverso da quello che vediamo ora: i posti in terapia intensiva ci sono, abbiamo moltissimi asintomatici, non c’è una gravità di accesso agli ospedali e pronto soccorso, i numeri sono contenuti”. “Nei luoghi comuni va sempre usata la mascherina”.

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri risponde così, su Radio Rai 1, alla domanda se anche in palestra andrebbe usata la mascherina, e in particolar modo negli spogliatoi. Rispetto al rischio collegato con l’andare in palestra, ha detto durante un’intervista a Un Giorno da Pecora, “laddove vengono rispettati i protocolli è minimamente pericoloso”.

Rispetto invece all’utilizzo dei mezzi pubblici, spesso in molte città affollati durante le ore di punta, “a mia madre – precisa Sileri – consiglio: quando vai sui mezzi pubblici ti metti una mascherina chirurgica in tasca a destra e una Fpp2 o Fpp3 a sinistra. Se c’è troppa gente ti metti la Fpp2. La mascherina è un po’ come con il maglione, se fa tanto freddo te lo metti più pesante”.