Consegna droga a domicilio, arrestati i taxi driver della cocaina

3 ottobre 2020 | 09:45
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Consegna droga a domicilio, arrestati i taxi driver della cocaina

Spaccio di stupefacenti l’accusa mossa a due fratelli albanesi:i carabinieri hanno ricostruito un quinquennio di spaccio documentando un migliaio di cessioni

SCANDIANO (Reggio Emilia) – Consegnavano la droga a domicilio: i carabinieri arrestano i taxi driver della cocaina. Spaccio di stupefacenti l’accusa mossa a due fratelli albanesi dai carabinieri del nucleo operativo di Castelnovo Monti che sequestrano ai fini della confisca le due auto usate dagli spacciatori. I carabinieri del nucleo operativo di Castelnovo Monti ricostruiscono quinquennio di spaccio, documentando un migliaio di cessioni.

Erano dei tradizionalisti: nessun messaggio in codice su WhatsApp o autodistruggente su Telegram. Una telefonata e via, pronta consegna a domicilio, anche sul posto di lavoro. I clienti lo aspettavano pazientemente e loro, puntuali come un orologio, arrivavano con le loro auto e consegnavano ai clienti la cocaina in cambio del denaro. L’attività di pusher dei due fratelli albanesi funzionava come quella di un “taxi driver”.

A scoprirlo, al termine di un’indagine, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Castelnovo Monti. Ai domciliari sono finiti due fratelli albanesi, un 37enne e un 33enne residenti a Scandiano. Sono anche state sequestrate le due auto utilizzate dai fratelli: una C3 e una Opel Corsa. L’indagine ha avuto una svolta a fine agosto con l’arresto di uno dei due fratelli, il 37enne, sorpreso spacciare una dose di cocaina all’interno dell’officina del suo cliente dove era andato per la consegna dello stupefacente.

Aveva anche 20 dosi di cocaina, contante per oltre 1.500 euro provento di spaccio e due smartphone per i contatti con i clienti. A casa dell’arrestato, poi rivelatasi la base operativa dei due fratelli, sono stati sequestrati due bilancini di precisione, altri 13 grammi di cocaina in sasso, sostanza da taglio e un’agenda con appunti contabili. Gli sviluppi investigativi sull’arresto operato in flagranza di reato hanno portato a ricostruire un quinquennio di spaccio posto in essere dallo stesso 37enne e ad accertare che nell’ultimo anno l‘attività era condotta con il concorso del fratello.

Complessivamente sono state documentate un migliaio di cessioni di cocaina in favore di decine di consumatori.