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Cassa integrazione e aiuti a fondo perduto per 350mila imprese: domani il decreto

26 ottobre 2020 | 19:30
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Cassa integrazione e aiuti a fondo perduto per 350mila imprese: domani il decreto

Lo annuncia il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, dopo il dpcm che impone nuove misure restrittive

REGGIO EMILIA – “L’obiettivo e’ di andare in Gazzetta Ufficiale domani con il Decreto contenente una serie di misure a sostegno delle categorie interessate e stimiamo che siano 350 mila imprese nel settore della ristorazione, bar, spettacolo e sport, quelle interessate dalle misure restrittive“. Cosi’ il viceministro all’Economia Antonio Misiani, a Rtl 102.5.

Il Decreto, aggiunge, “conterra’ un contributo a fondo perduto da dare in automatico a tutte le imprese appartenenti a queste categorie che hanno gia’ avuto in passato i contributi a fondo perduto. Stiamo pensando pero’ di ampliare la platea delle imprese interessate superando il limite di 5 milioni di fatturato e a contributi piu’ generosi per le attivita’ di settori completamente bloccati. Ci sara’ quindi una differenziazione tra chi puo’ tenere aperto fino alle 18 e chi invece deve bloccare la propria attivita’ h24. Inoltre la cassa integrazione sara’ garantita in tutti i settori e stiamo discutendo nell’ambito del prolungamento di 18 settimane ulteriori che avevamo deciso quale tranche riconoscere immediatamente che sara’ significativa”.

“Terzo punto: il credito d’imposta degli affitti per due mensilita’ cedibile al proprietario come era gia’ stato previsto nell’ultima tornata di credito d’imposta degli affitti. Stop della seconda rata IMU, sempre per queste realta’. La previsione di indennita’ per i lavoratori stagionali, per i lavoratori turismo, spettacolo, sport per quelli che non prendono ovviamente la cassa integrazione. Le cifre sono ancora in definizione ma dovra’ essere intorno ai 800/1000 euro. Parliamo di un DPCM – aggiunge Misiani – che ha validita’ meno di un mese e noi tariamo gli interventi di sostegno in base alla durata delle misure restrittive. Inoltre in ultimo, un’ulteriore mensilita’ del reddito di emergenza per quelle famiglie che non hanno accesso a nessuna di queste misure di sostengo” (Fonte Dire).