Aggrediscono minore e lo colpiscono alla testa con una pietra: 4 studenti denunciati

15 ottobre 2020 | 11:45
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Aggrediscono minore e lo colpiscono alla testa con una pietra: 4 studenti denunciati

Concorso in lesioni personali aggravate l’accusa mossa ai 4 giovani di poco più grandi della vittima dai carabinieri di Sant’Ilario

S. ILARIO (Reggio Emilia) – Quattro adolescenti reggiani, con un’età fra i 14 e i 15 anni, tutti studenti sono accusati di concorso in lesioni personali aggravate dai carabinieri della stazione di S. Ilario per aver inseguito, accerchiato e preso a calci e pugni un 14enne che poi è stato anche colpito alla testa con una pietra.

E’ successo la sera del 19 settembre scorso a S. Ilario. Le indagini hanno ricostruito che quella sera il ragazzo vittima dell’aggressione camminava per strada quando e’ stato inseguito da un gruppetto di coetanei che l’hanno avvicinato, circondato e, senza apparenti motivi, preso calci e pugni sulla schiena e sulla nuca. Poi uno di loro lo ha colpito, con violenza” con una pietra dietro alla testa, facendolo cadere. Quindi se la sono data a gambe, evidentemente impauriti dall’azione violenta, si dava alla fuga.

La vittima, invece, rientrata a casa, ha raccontato tutto alla madre che ha preso il figlio e lo ha accompagnato in ospedale da cui, dopo le cure del caso, è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni per un trauma cranico. Poi e’ partita la denuncia ai aarabinieri di Sant’Ilario e da qui indagini che hanno individuato i responsabili nei quattro studenti ora segnalati alla Procura per concorso in lesioni personali aggravate.

L’aggressione del 19 settembre riporta ad un altro analogo episodio verificatosi in un altro Comune, sempre della Val d’Enza, dove un 14enne circondato e minacciato era stato rapinato di cinque euro da tre adolescenti poi identificati e denunciati dai carabinieri. In quel caso la mamma della vittima aveva scritto un post su Facebook per allertare anche le altre mamme per poi rivolgersi ai carabinieri denunciando l’episodio. Quindi le indagini che, anche in quel caso, avevano visto i carabinieri reggiani individuare i responsabili in tre adolescenti.