Elementari e medie, lezioni in altri spazi per oltre mille alunni

10 settembre 2020 | 18:56
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Elementari e medie, lezioni in altri spazi per oltre mille alunni
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Elementari e medie, lezioni in altri spazi per oltre mille alunni
Elementari e medie, lezioni in altri spazi per oltre mille alunni
Elementari e medie, lezioni in altri spazi per oltre mille alunni

Per la ripartenza in sicurezza il Comune ha investito 1,6 milioni di euro

REGGIO EMILIA – Un ritorno sui banchi non solo il piu’ possibile “normale”, ma inserito in un piu’ vasto progetto, che vede nel contesto del Covid anche nuovi spunti educativi. È quello approntato nel piano di “scuola diffusa” dal Comune di Reggio Emilia rivolto ai 13.450 studenti delle classi elementari e medie (dai sei ai 14 anni) che riprendono l’attivita’ scolastica il 14 settembre.

Ma soprattutto ai 1.225 alunni di 49 classi (su 427 totali), appartenenti a 11 istituti comprensivi su 12, che tornano a fare lezione non in una delle 53 scuole presenti sul territorio comunale, ma in 19 spazi esterni individuati e dall’amministrazione comunale e messi a norma con le disposizioni anticontagio nell’ambito di un piano di investimenti da 1,6 milioni. Nell’elenco compaiono centri sociali, parrocchie e palazzi storici come quello “Da Mosto” messo a disposizione dalla Fondazione Manodori e l’ex sede della banca d’Italia, rimasta inutilizzata dal 2016.

Luoghi in cui, come nelle scuole, “non ci siamo limitati ad un’operazione manutentiva, ma abbiamo seguito l’idea della scuola che si fa citta’, diventando elemento centrale nella costruzione di un senso di comunita’”, sottolinea il sindaco Luca Vecchi. Le spese sostenute riguardano in dettaglio 660.000 euro per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria e di “edilizia leggera” degli edifici, 400.000 euro per le connessioni ad internet, 205.000 euro per arredi scolastici e circa 400.000 euro (l’importo e’ in via di definizione finale) stimati per l’affitto di locali esterni, traslochi e pulizie.

Le misure sanitarie di prevenzione, oltre ad essere rispettate sono potenziate: la distanza minima per gli studenti reggiani sara’ in media di 2,4 metri e tutti i banchi a due posti sono stati sostituiti (investendo 150.000 euro) con banchi singoli.

I bambini e i ragazzi non hanno l’obbligo di indossare la mascherina, tranne quelli usufruiscono del servizio di pre e post scuola, ovvero la possibilita’ per i genitori di lasciarli a scuola anche in orario extra didattico per permettere loro di coprire i tempi di percorrenza da e per il lavoro. I bambini che necessiteranno del servizio di anticipo e posticipo dell’orario saranno custoditi insieme in locali facilmente areabili e sanificabili come le palestre.

Per tutto il tempo di attesa – al massimo 45 minuti in entrata e 30 in uscita da scuola – dovranno indossare la mascherina. Il servizio sara’ attivato dal 12 ottobre, una volta calcolato il fabbisogno effettivo. Sempre a ottobre dovrebbero partire anche i progetti educativi pomeridiani delle scuole, una volta che sara’ chiaro il quadro delle adesioni e dopo che l’Ausl avra’ dato le indicazioni necessarie per evitare rischi di contagio, visto che tali progetti comportano la convivenza di alunni di diverse classi. E’ garantito anche il servizio di integrazione scolastica per i ragazzi disabili da parte di educatori.

La novita’, spiega l’assessore all’Istruzione Raffaella Curioni, e’ che il Comune ha assegnato ad ogni istituto un monte ore, che sara’ garantito agli operatori a prescindere dalle assenze dei bambini seguiti. In tutte e 17 le scuole a tempo pieno della citta’, a partire dal 23 settembre, il pranzo (appaltato a Cirfood) si svolgera’ cosi’: i vassoi saranno trasportati su carrelli all’ingresso delle aule. A turno ogni bambino si rechera’ a ritirare il pasto per poi tornare al banco per mangiare. I piatti, in materiale compostabile, saranno quindi monouso ma non incideranno sui volumi di rifiuti in plastica prodotti. La soluzione e’ resa possibile grazie a un investimento del Comune di circa 53.000 euro.

Infine e’ particolarmente articolato il capitolo relativo alla mobilita’ scolastica, illustrato dall’assessore di riferimento Carlotta Bonvicini. Tra le azioni previste c’e’ in primo luogo una campagna di sensibilizzazione delle famiglie per portare i bambini a scuola a piedi o in bici. Saranno pero’ potenziate le linee degli autobus piu’ frequentate e, nelle fermate piu’ affollate nelle ore di punta, opereranno addetti di Seta “al controllo di terra” per scongiurare assembramenti. Sono confermati e garantiti il servizio di Scuolabus (450 posti) e il trasporto di persone disabili.

L’occasione e’ propizia per aumentare il numero delle cosiddette “strade scolastiche” cioe’ quelle vicino alle scuole- ne esistono gia’ 5- che negli orari di entrata e uscita dei bambini vengono chiuse al traffico per rendere piu’ ordinato il flusso di persone.

Misura a cui si abbina quella ormai stabilita e da definire solo nei dettagli della sosta gratuita in quegli orari nelle aree normalmente tariffate per facilitare alle famiglie l’accompagnamento dei figli. Sul fronte sanitario l’impegno a rispettare i comportamenti anti contagio sara’ oggetto di un patto di corresponsabilita’- come quello dei servizi educativi 0-6 anni- firmato da Comune, dirigenti scolastici, Ausl e familgie. “Siamo pronti- rassicura pero’ il sindaco Luca Vecchi- e se insorgeranno criticita’ siamo in condizione di gestirle al meglio. Garantiamo alle famiglie che saremo con loro minuto per minuto”.